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Regione Lombardia, Tabacci come Moratti. Non molla la presa su Cottarelli

Lombardia, Tabacci come Moratti. Non molla la presa su Cottarelli

Se a destra il problema è che Letizia Moratti non molla la presa su Attilio Fontana, e dunque continua a dirsi a disposizione di una eventuale candidatura per il centrodestra che possa - nelle intenzioni della vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia - "aprirsi" a vocazioni centriste oltre lo scenario canonico dei tre partiti maggiori (Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia), a sinistra sempre di più - giorno dopo giorno - si sta ponendo il problema di Bruno Tabacci.

Se per Salvini c'è solo Fontana, per Letta pare che ci sia solo Cottarelli

Tabacci come Letizia Moratti? Qualche parallelismo c'è. Prima di tutto entrambe sono persone moderate, più vocate al centro che ai poli estremi. In secondo luogo, hanno entrambi voglia di amministrare. Se la Moratti aveva accettato l'incarico proprio con la prospettiva di diventare presidente, per Tabacci è invece una incontenibile voglia di tornare nel "luogo del delitto" 50 anni dopo, ovvero da quando fu il numero uno, sebbene per poco, prima di contrasti politici che ne determinarono la caduta. Il problema è che Tabacci ha lo stesso sbarramento di Moratti. Se per Salvini c'è solo Fontana, per Letta pare che ci sia solo Cottarelli. Il numero uno del Partito Democratico è convintissimo che sia l'economista la carta giusta su cui puntare, magari con un robusto partito dei sindaci che si va formando oltre il binomio Sala-Di Maio. Perché la vera volontà di creare una terza gamba al centrosinistra, (che attualmente, vedendo le condizione del M5S, pare stia perdendo anche la seconda) è in effetti una antica ricetta sempre valida: visto che le città sono i punti di forza del centrosinistra e dei civici, perché non sfruttare proprio i sindaci per puntellare il fronte di centrosinistra? Il veicolo c'è già, e l'ha creato Gianfranco Librandi, che non a caso è uno dei promotori del progetto di Sala da sempre. Tornando alle Regionali, Tabacci sa anche però che Cottarelli non ha mai dato una risposta definitiva. E allora si scalda, prontissimo e scattante. Non male, a 50 anni di distanza.

fabio.massa@affaritaliani.it

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