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Milano
Riccardo Pase (Lega): "Il vero ambientalismo è di centrodestra"

Riccardo Pase, consigliere della Lega capolista su Milano alle regionali e presidente in Lombardia della commissione Ambiente e Protezione Civile, si prepara a compensare le emissioni di Co2 della sua campagna elettorale. "Qualsiasi nostra azione ha un impatto ambientale", spiega l'esponente del Carroccio intervistato da Affaritaliani.it Milano. "E vale anche per le campagne elettorali. Verrà quantificato il 'mio' Co2 e per compensare ho già individuato una soluzione".

Quale?

In questi anni ho avuto modo di conoscere una società che fa compensazione di eventi. Stiamo collaborando con loro per calcolare l'impatto della mia campagna elettorale. Vorrei poi destinare il costo delle mie emissioni a una Rsa di Inzago. Hanno avuto un aumento delle bollette di circa 250mila euro in un anno. I soldi potrebbero servire per fare un revamping del loro sistema di illuminazione.

Quindi non è vero che solo a sinistra tengono davvero all'ambiente?

No, anzi io credo che il vero ambientalista sia quello di centrodestra. La commissione Ambiente che presiedo prima di me era un ring di scontro tra visioni diverse del mondo. Con pragmatismo, invece, siamo arrivati a essere la commissione che ha il numero più alto di decisioni prese all'unanimità. E ci prepariamo per contrastare l'ennesima follia dell'Unione europea.

A cosa si riferisce?

Stanno per fare un danno gigantesco all'Italia e alla Lombardia. In Regione abbiamo un sistema di recupero della materia che funziona benissimo. La plastica torna a essere plastica, il vetro torna a essere vetro. Oggi siamo al 73% di raccolta differenziata e l'obiettivo è l'83% entro il 2030, il restante verrà valorizzato in altri modi. In Lombardia solo lo 0,05 del rifiuto urbano finisce in discarica, quando la soglia fissata dell'Ue è quella di un massimo 10% da raggiungere sempre entro il 2030. Ma adesso l'Europa vuole adottare un regolamento che toglie il recupero per sostituirlo col riuso.

Una delle polemiche della campagna elettorale è quella sui termovalorizzatori e sugli inceneritori.

Quando raggiungeremo l'83% di differenziata ci sarà minore necessità ma sarebbe bello che tutte le Regioni si dotassero di un termovalorizzatore per recuperare energia. Uno, quello di Sesto, lo abbiamo anche già dismesso: se diminuiscono i rifiuti si può fare. Ma oggi abbiamo, per esempio, 16 milioni di tonnellate di rifiuti speciali. Quelli ospedalieri dove li mettiamo, sotto terra?

Argomenti che vengono trattati troppo spesso con ideologia?

Chi ha ideologia spinge molto, la politica pragmatica dovrebbe spiegare bene. Le nostre aziende sono già avanti, perché sanno che essere 'green' è un bel biglietto da visita. E poi si risparmia. Vale anche per i cittadini. La bottiglia di plastica è uno dei prodotti più facilmente recuperabili. Se la butto nell'indifferenziata lo smaltimento costa 130 euro a tonnellata per il contribuente. Mettendole nella differenziata, invece, si ottiene un guadagno di 300 euro a tonnellata. In base a dove viene buttata può cambiare la bolletta della Tari.

Capitolo nucleare.

Come Lega vogliamo portarlo avanti. Noi compriamo energia per il 10-15% dalla Francia che produce nucleare a basso costo e ce lo rivende a prezzo maggiorato. Le centrali non sono un pericolo e anche se fosse averle in casa non sarebbe diverso che averle, magari, vicino al confine ma in un altro Stato. E poi è energia programmabile: potremmo produrne più di notte e meno di giorno, compensando il fotovoltaico.

Gli sfidanti attaccano sul fatto che in Regione c’è l'aria più inquinata d'Europa.

Mi piacerebbe ci fosse onestà intellettuale. Siamo nella Pianura Padana che è una conca dove circola poca aria. Ma stiamo ottenendo comunque grandi risultati con dati che ogni anno migliorano. Il fotovoltaico non è l'unica soluzione, serve il mix energetico. Non possiamo investire sull'eolico non avendo vento, ma abbiamo le dighe che hanno concessioni scadute o che stanno scadendo. Mettendole a bando avremmo più risorse in entrata. E i fondi ricavati rimarranno sul territorio anche grazie a un mio emendamento: chi viene danneggiato è giusto che abbia benefici.

Cos'altro serve all'ambiente?

All'ambiente farebbe tanto bene una minore burocrazia, visto che molti progetti vedono la luce con troppi anni di ritardo. E mi piacerebbe ci fosse maggiore autonomia. Sulle comunità energetiche, per esempio, come Regione ci siamo mossi introducendo una legge che le finanzia e c'è un bando aperto per i Comuni che scade a marzo. L'Italia aveva recepito in maniera maldestra questa legge europea e oggi stiamo ancora aspettando i decreti attuativi.

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