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Rider, il pm chiede la revoca dell'amministrazione giudiziaria per Uber
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Rider, il pm chiede la revoca dell'amministrazione giudiziaria per Uber

Il pm di Milano, Paolo Storari, ha chiesto la revoca dell'amministrazione giudiziaria per la divisione italiana della multinazionale delle consegne Uber, che dal maggio 2020 era stata commissariata dopo un'inchiesta per caporalato. La richiesta e' stata avanzata oggi nell'udienza davanti al Tribunale sezione autonoma misure di prevenzione di Milano, presieduta da Fabio Roia. A fronte della relazione dell'amministratore giudiziario, il pm Storari e la societa' hanno concordemente richiesto la revoca anticipata della misura. Il Tribunale ha preso atto del percorso intrapreso dalla societa' e dei risultati raggiunti riservandosi in merito alla decisione sulla richiesta di revoca: un verdetto e' atteso entro 15 giorni. Nella relazione dell'amministratore giudiziario emerge che la societa' ha attuato il programma prescrittivo del tribunale, e ha messo a punto un piano di miglioramento della compliance con conseguente riassetto organizzativo della societa'. Tale piano ha comportato l'adozione e attuazione del modello organizzativo 231, la designazione di un Compliance Champion e la nomina dell'Organismo di Vigilanza, al fine di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del modello.

"Abbiamo lavorato duramente negli ultimi mesi per rafforzare i nostri processi, a partire dalla formulazione di un Protocollo in materia di salute e sicurezza a tutela dei rider in Italia, con l'obiettivo di fornire ai corrieri un ambiente di lavoro sicuro, gratificante e flessibile. La relazione odierna dell'Amministratore Giudiziario conferma gli ottimi risultati ottenuti fino ad ora e che stiamo procedendo nella giusta direzione. Continueremo a collaborare con le autorita' per far si' che Uber sia sempre un passo avanti in termini di conformita' ai piu' elevati standard nel settore del food delivery in Italia" dichiara al termine dell'udienza Uber Italia. "E' evidente lo sforzo di programmazione ed economico, oltre che l'oggettivo salto culturale compiuti da Uber per il posizionamento nel settore del food delivery con un elevata connotazione etica e responsabilita' sociale, a conferma della volonta' del management di operare in un ambito di legalita' e di tutela dei lavoratori. L'Amministratore giudiziario e i suoi coadiutori ritengono che gli attuali sistemi di controllo, adottati su impulso della misura, possano assicurare un presidio di legalita' in piena autonomia qualora la misura venisse revocata anzitempo. Un simile scenario permetterebbe alla Societa' di ritrovare un nuovo equilibrio tra profitto e legalita', cosi' da consentire una verifica costante e autonoma e, come tale, piu' stabile e durevole nel tempo", ha aggiunto l'amministratore giudizirio Cesare Meroni

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