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Sala: "Aderisco ai Verdi Europei. Da loro mi sento a casa"

Sala: "Aderisco ai Verdi Europei. Da loro mi sento a casa"

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, aderisce ai Verdi Europei. Lo annuncia lo stesso Sala in un'intervista a Repubblica. "Non c'è più tempo da perdere. La questione ambientale riguarda il nostro presente e il futuro dei nostri figli. Come cittadino e come sindaco sono sempre più convinto che il miglioramento delle politiche pubbliche parta dalle strategie di sviluppo delle città. E miglioramento per me significa puntare con coraggio e decisione su sviluppo sostenibile e avanguardia ambientale", spiega. "Adesso questi due miei percorsi, sindaco e appassionato ecologista, si uniscono. E per me aderire ai Verdi Europei significa, prima di tutto, fare meglio il sindaco di Milano. E rendere Milano una città sempre più protagonista nello scenario internazionale. La mia non è una scelta 'sorprendente', è ponderata", sottolinea Sala.

"Non ci saranno sufficienti prove scientifiche, ma vivere in un territorio come il nostro, in una bassa pianura poco ventosa, dove ristagna l'inquinamento, e con tante industrie e tanti allevamenti intensivi, non aiuta il nostro sistema respiratorio. La difesa della salute pubblica passa dall'abbattimento di emissioni e smog". I Verdi, continua il sindaco di Milano, "sono fermamente europeisti e sempre in difesa dei valori democratici e antifascisti. Si sono distinti per battaglie fondamentali sulla giustizia e sulla riforma fiscale, sulle questioni di genere, sulla povertà energetica e, in generale, sui diritti dei cittadini. Sanno parlare con l'impresa, essendo per natura propensi al dialogo, e promuovono l'innovazione e la ricerca di nuovi posti di lavoro. Sono paladini di politiche alternative all'austerità, anche quando sembrava un tabù. Da loro mi sento a casa".

Sugli interventi sulla mobilità e le piste ciclabili Sala spiega che "essere ecologisti è investire nella mobilità pubblica e in quella leggera. Inquinare di meno è un dovere. Il modello della city piena di macchine è vecchio, non lo fa più nessuno nel mondo. E poi Milano, metropoli pianeggiante e dalle dimensioni tutto sommato contenute, è perfetta per questi investimenti. Possiamo migliorare ciò che abbiamo già avviato, correggerci andando a sentire le ragioni concrete delle persone". I Verdi italiani "hanno una storia rispettabile e a Milano una lista dei Verdi farà parte del nostro progetto. Ne sono molto contento. È però necessario rinnovarsi, costruire un processo largo, attraente, coinvolgente. In Germania i Verdi viaggiano intorno al 20 per cento e sono il secondo partito. In Francia sono al 10 per cento. Sono al governo in sei Paesi dell'Unione Europea ed esprimono sindaci in città come Amsterdam, Dublino, Stoccarda, patria delle automobili. Noi in Italia abbiamo un gruppo verde in Parlamento con tre deputati all'interno del Gruppo Misto. È un buon segno. Ma non basta". In ogni caso, chiarisce "la mia coalizione è e resta di centrosinistra" e "le alleanze per Milano si decidono a Milano. Vediamo se i 5 Stelle faranno, in Italia e in Europa, una scelta di campo. Ho comunque una certezza granitica da amministratore: i milanesi, più che sulle alleanze fra i partiti, vogliono proposte e risposte sugli asili, sulla salute delle loro imprese, sulla qualità della loro vita. Noi, con l'idea della Milano dove hai tutti i servizi a 15 minuti a piedi da casa, stiamo rivoluzionando i quartieri popolari come mai era stato fatto sinora".

Sala: "Non c'è più tempo da perdere"

"In passato molti hanno pensato che la questione ambientale fosse un capriccio, un tema di nicchia di quattro esaltati. Questa sottovalutazione ha creato i danni, devastanti, che sono sotto gli occhi di tutti. Ecco perché non c’è più tempo da perdere. Ecco perché è il momento di scelte di campo forti e coraggiose. Ecco perché ho firmato la Carta dei Valori del Partito Verde Europeo". Così il sindaco Giuseppe Sala in un post, dopo l'annuncio, con un'intervista a la Repubblica, sulla sua adesione ai Verdi Europei. "Lo faccio - spiega il sindaco - perché ho sempre condiviso il campo di valori che i verdi rappresentano, da quando sono il sindaco di Milano mi sono convinto sempre più che quegli stessi valori sono indispensabili alle città: non a caso ho a suo tempo creato l’assessorato alla transizione ecologica. Una visione ecologista e sostenibile della città aiuta a migliorare concretamente la vita dei cittadini. Lo faccio anche perché Milano sia sempre più centrale nello scenario internazionale. In Germania, in Francia e in tante grandi città europee i Verdi sono protagonisti. È tempo che quest’onda verde che impatta positivamente sulla salute, sul lavoro, sull’economia, sulla qualità della vita di tutti, arrivi finalmente anche qui da noi. E se parte da Milano, si diffonderà in tutta Italia. I milioni di giovani che sono scesi nelle piazze di tutto il mondo ce lo hanno urlato: “there is no planet B”, “non c’è un pianeta B”. Dobbiamo lasciare alle prossime generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo trovato".

PD, Sala: "Troppe correnti all'interno del partito"

"Il Pd nazionale sta attraversando un momento difficile e io non avrei propriamente il diritto di dire la mia da 'interno', perché non lo sono, ma Zingaretti paga la scelta del Pd di dare troppo spazio, da troppi anni, alle correnti", racconta ancora Sala a Repubblica. "Spero che questo momento possa essere superato presto e aggiungo solo che seguirò con interesse l'assemblea nazionale". Enrico Letta "è un amico -continua- e un suo ruolo attivo in questa fase non potrebbe che farmi piacere, ma, ripeto, non sta a me giudicare la discussione interna al Pd". Sala spiega inoltre che "nella mia esperienza personale da sindaco, l'interlocuzione con il Partito democratico è stata sempre positiva e leale. Il Pd milanese è tra i più solidi d'Italia e vanta rappresentanti e militanti competenti e appassionati. In molti territori e amministrazioni locali il partito è forte ed efficiente".

I Verdi: "Benvenuto Sala, con lui transizione ecologica"

I Verdi hanno naturalmente dato il benvenuto al primo cittadino di Milano. Così Angelo Bonelli ed Elena Grandi, rispettivamente coordinatore nazione e co-portavoce nazionale dei Verdi: “Il dialogo tra noi e il sindaco di Milano è in corso da tempo e fa parte della nuova strategia che, come Verdi, abbiamo avviato da tempo in un processo di cambiamento, apertura e modernizzazione del partito. Siamo convinti che Milano avrà il suo primo sindaco verde e insieme lavoreremo per costruire quell’urgente e necessario cambiamento in grado di avviare, in Italia, la transizione ecologica che affianchi la giustizia ambientale alla giustizia sociale, venendo incontro anche alle richieste delle giovani e dei giovani che hanno riempito le piazze in questi anni”.

“Al contempo, – proseguono gli ecologisti, – è necessario contrastare il greenwashing di chi, in questi anni, ha utilizzato le tematiche legate all'ambiente come strumento di propaganda e non per costruire la conversione ecologica nel Paese. Caro Beppe, – concludono Grandi e Bonelli, rivolgendosi direttamente a Sala, – la tua scelta, che sentiamo anche nostra, va nella direzione giusta per costruire nuovi scenari, non contro qualcuno ma per l’Italia”.

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