Sala (Aler): "C'è bisogno di interventi strutturali" - Affaritaliani.it

Milano

Sala (Aler): "C'è bisogno di interventi strutturali"

Angelo Sala ha passato l'agosto in città: "Abbiamo tanto da fare, e non ci possiamo fermare"

di Fabio Massa

Angelo Sala ha passato l'agosto in città: "Abbiamo tanto da fare, e non ci possiamo fermare". Presidente di Aler Milano da pochi mesi, ha iniziato un durissimo lavoro di rinnovamento: "Sto cercando di rendere efficiente una grande azienda. Ma abbiamo bisogno di interventi strutturali: non possiamo partire con un handicap di bilancio da 85 milioni ogni anno. Via Bolla? Ragioniamo con la Regione per capire come intervenire, ma per ristrutturare o abbattere gli alloggi devono essere vuoti..." L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT MILANO

Presidente Angelo Sala, anche ad agosto lei è in Aler Milano...
Assolutamente sì. C'è moltissimo da fare e non ci possiamo fermare neppure un minuto. Sgomberi, ristrutturazioni, efficientamento dell'azienda...

In che stato è l'azienda oggi?
Abbiamo varato, grazie ai miei collaboratori e a tutti i dipendenti, un nuovo assetto che credo ci garantisca più operatività. E' importante che tutti si sentano motivati nella missione di garantire un servizio migliore: la casa è un diritto fondamentale e dobbiamo sentire sulle nostre spalle la responsabilità. Io la sento, e mi muovo in questo senso.

A livello di ristrutturazioni a che punto siamo?
Grazie ai fondi regionali e alla sensibilità del governatore Maroni, che ha voluto puntare molto sul risanamento di Aler, riusciremo a consegnare nei prossimi mesi oltre mille alloggi, che verranno messi a disposizione. Certo è che serve un intervento strutturale...

In che senso?
Nel senso che noi ci accolliamo ogni anno tra i 50 e i 60 milioni di morosità incolpevole. In più ci sono le tasse, che noi paghiamo su un patrimonio di certo non a reddito, che ammontano a 35 milioni. Ogni anno quindi partiamo con un handicap di bilancio di 85 milioni di euro. Io un'idea ce l'avrei...

Prego.
Se riuscissimo, e io lo auspico fortemente, a ottenere grazie al referendum più fondi per la Lombardia, andrebbe fissata una quota parte da dedicare in maniera automatica ad aiutare il grande patrimonio di case popolari di Milano.

Passiamo a via Bolla. Il delegato per le periferie Mirko Mazzali ha proposto di mettere tutto sotto sequestro.
Rispetto il suo ragionamento, ma vorrei dire che su via Bolla bisogna essere realisti. Stiamo ragionando con la Regione Lombardia su come intervenire. Però è ovvio che gli alloggi per intervenire devono essere vuoti, sia che si propenda per l'abbattimento che per la ristrutturazione. Altrimenti finisce come in via Civitali, dove abbiamo l'ok a tutto, c'è già l'impresa pronta e non possiamo intervenire perché è pieno di abusivi.

fabio.massa@affaritaliani.it








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