Sala: "Insostenibile una società che non si occupi di riforma ecologica" - Affaritaliani.it

Milano

Sala: "Insostenibile una società che non si occupi di riforma ecologica"

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala: "Non c'è transizione ecologica senza profonda riforma sociale. Ricostruzione post Covid con criteri di giustizia sociale"

Sala: "Insostenibile una società che non si occupi di riforma ecologica"

Non c'è transizione ecologica senza una profonda riforma sociale: è il pensiero del sindaco di Milano Giuseppe Sala, intervenuto venerdì sera al congresso metropolitano milanese online di Sinistra italiana. Sala ha spiegato: "La transizione ecologica non puo' essere questione di riduzione di emissioni o di tecniche energetiche, sarebbe una tecnocrazia, mentre la transizione ecologica e' questione politica. A Milano abbiamo lavorato in questo senso".

"Dobbiamo fare di piu', lo so, ma la questione della sostenibilita' e' ambientale anche per cio' che riguarda l'ambiente umano. E' insostenibile una societa' che non si occupi di questa riforma: lo sviluppo e' per tutti, senza sperequazioni, altrimenti non e' uno sviluppo - ha aggiunto -. Serve impegnarsi perche' questo processo di inclusione e sviluppo possiamo farlo insieme nei prossimi cinque anni qui a Milano. Ho piu' volte richiamato alla discontinuita' con me stesso rispetto ad un secondo mandato e ora e' arrivato il momento. Significa realizzare le progettualita' che avevamo elaborato e che ora proponiamo, io ci credo e ci sono insieme a voi e a chi ha a cuore il futuro della citta'"

Sala ha affrontato anche altri temi: "Stiamo vivendo un tempo anomalo, un tempo alterato e la pandemia, lo abbiamo visto in queste settimane impatta in ogni ambito, dall'economia alla politica stessa. Politica che e' chiamata a offrire uno spazio vero di discussione, senza liturgie o teoremi prestabiliti".  "Ma c'e' bisogno di democrazia in questo spazio storico, piu' che mai e soprattutto a partire da noi, da Milano", ha aggiunto Sala che poi, parlando della campagna elettorale ha sottolineato come "non sara' semplice, dobbiamo impegnarci tutti per portare avanti le nostre idee e per dimostrare che poi le potremo realizzare".

"Abbiamo governato tutti insieme in questi anni e l'abbiamo fatto in base a due presupposti chiari: sviluppo e solidarieta'. Abbiamo lavorato su una crescita di benessere ma con attenzione agli ultimi e ai penultimi e ora sviluppo e solidarieta' andranno pensati in un'ottica di ricostruzione - ha concluso -. In vista di una ripresa che non portera' le cose nello schema precedente, non ne usciremo uguali a prima, proprio per questo dobbiamo costruire il dopo secondo i criteri di giustizia sociale e di attenzione affinche' nessuno sia escluso".








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