Sala: "Io, progressista in continuità con Pisapia, sono il più bravo a mettere insieme le risorse" - Affaritaliani.it

Milano

Sala: "Io, progressista in continuità con Pisapia, sono il più bravo a mettere insieme le risorse"

Intervistato su Radio popolare, Giuseppe Sala ha parlato a 360 gradi della propria candidatura alle primarie di centrosinistra. Rivelando che "Mi avevano già cercato per le scorse comunali del 2011: erano stati Majorino e Cornelli (segretario cittadino e provinciale del Pd all'epoca, ndr) e poi mi avevano cercato per le regionali del 2013".

"Ci ho pensato molto - ha poi aggiunto in merito alla sua scelta di accettare la sfida -, mi sembrava un atto corretto dopo sette anni di lavoro per la città. Comincio stasera al teatro Franco Parenti alle 18. Non parleremo tanto di programma, sarà un brindisi natalizio e diremo le prime cose sul percorso da qua alle primarie". Chiederebbe a Pisapia di avere un ruolo?  "Assolutamente sì. Dopodichè anche per rispetto non si chiede all'ex sindaco un ruolo operativo. Ma Pisapia è una figura di garanzia e gli chiederei una collaborazione".  Se ci fosse un coinvolgimento giudiziario, rinuncerebbe alla sua candidatura: "Ho detto che non sono così pazzo da essermi candidato se immaginassi un mio coinvolgimento nelle indagini su Expo" ha ribadito Sala. "Ma se invece fosse coinvolto, rinuncerebbe?" "Assolutamente sì, ma non per me, per Milano". Quella del reddito minimo comunale proposta da Pierfrancesco Majorino è “un’idea interessante. Va approfondito quanto è fattibile. È una delle cose su cui ho parlato con Majorino e dobbiamo rifletterci. Tra l’altro con Majorino ho il primo incontro l’8 gennaio. Se i conti lo rendessero possibile perché no”, ha detto Sala.

E sulla realizzazione delle moschee: “Prendiamo atto che Milano è una città poliforme in cui l’integrazione funziona abbastanza. Non so quale sia la percentuale di stranieri, il tema della moschea è un tema delicato, evocato, credo ce ci siano difficoltà a volte a trovare l’interlocutore corretto dopodiché meglio in una moschea che per strada”. Un cittadino di Milano “mi dovrebbe votare perché penso di essere una persona che anche di fronte alle difficoltà, ai problemi, allo scetticismo, ha la forza morale di continuare ad andare avanti e di portare avanti le cose: questo sono e spero di continuare a essere”. Sala, a un ascoltatore che ha chiesto i motivi per votarlo non essendo stato favorevole a Expo, ha ricordato che “Expo è stato un momento generatore di lavoro molto importante”, “Milano è uscita dal semestre con maggiore orgoglio dei suoi cittadini e una luce più positiva.Non mi sono mai espresso con iperboli nel citare il successo di Milano ma che sia stato un successo ca va sans dire, a partire dal fatto che nessuno ci credeva”. Se non vincesse le primarie del centrosinistra Giuseppe Sala prenderebbe “atto del fatto che la gente possa pensare, ed è legittimo, che io sono un buon manager e non un buon politico” e dovrebbe “fare altre cose. Ovviamente se io mi candido e metto in discussione la mia vita è perché penso il contrario”.

E proprio su Expo, Sala constata che con i biglietti ha “incassato un po’ meno di 400 milioni” cioè “un po’ meno del previsto”. “È stato incassato un po’ di meno di quanto previsto ma i costi sono stati più bassi. E questo è positivo”, “c’è la leggenda metropolitana che Sala si è inventato il biglietto serale a 5 euro. Il biglietto serale è stato definito sei mesi prima e se tornassi indietro lo rifarei. Abbiamo portato più gente e abbiamo abbassato i costi. È male questo?”.  Quanto ai costi delle bonifiche “sono pari a 7 milioni, il resto si chiama ‘riporto di terra’, che è una cosa molto diversa e sono costi che abbiamo sostenuto e sono documentati. Passera che fa il fenomeno e fa riferimento a svalutazioni sui crediti si è dimenticato di come si fanno i bilanci. È chiaro che ci sono stanziamenti adeguati, approvati dai revisori, per ogni evenienza”. Expo, per Sala “è sicuramente un successo. Noi abbiamo un preconsuntivo, comunque verificato da audit esterni” e “14 milioni sono il patrimonio netto che risulta a fine 2015, sono i soldi che sono avanzati rispetto a quelli che ci sono stati assegnai. La finanziaria 2008 assegna all’Expo più di un miliardo e 700 milioni, alla fine abbiamo speso un miliardo e 200 milioni. Ma quante opere pubbliche in Italia vengono realizzate nei tempi e con un 30 per cento in meno”. Sala ha spiegato inoltre che sui dati specifici “a gennaio cercheremo di fare un chiarimento”.

LE ANTICIPAZIONI DEL PROGRAMMA - Io mi vedo nel profilo di una sinistra progressista che guarda avanti” in “continuità” con la giunta Pisapia in particolare sui temi “della legalità e dei diritti civili”. Queste le anticipazioni sul programma elettorale fatte dal commissario unico di expo e candidato alle primarie del centrosinistra Giuseppe Sala stamani a Radio Popolare. “Non ho un’idea di una Milano a fuochi d’artificio e lustrini, credo di debba lavorare all’immagine della città ma in maniera omogenea. Il centro di Milano – ha detto - è piccolo: facciamo sì che Milano sia attrattiva per gli stranieri ma città omogenea vuol dire risolvere i problemi nella città diffusa. Prefiguro uno sviluppo di tutta la città”, per questo “bisogna partire dalle risorse” e “io credo di essere il più bravo a mettere insieme risorse, capitali privati, progetti internazionali”. Si parte dal “problema abitativo” che “è anche un problema di risorse” che “vanno attivate”, mentre sul tema delle dismissioni del patrimonio pubblico, Sala ha ricordato che “quando ero dg del Comune avevo impostato due progetti, il Progetto Sedi”, che “prevedeva di lasciare sedi prestigiose come via Larga e concentrare gli uffici in realtà moderne” e quello sulle partecipate: “una follia” ha confermato Sala la vendita di Atm “ma puoò essere considerato il fatto che il Comune in Sea scenda a una minoranza qualificata e che i soldi che ne ricava li investa per fare cose per la città”. La “continuità” con l’amministrazione Pisapia per Sala sta ad esempio nel fatto che “molti assessori mi siano vicini e con me ha collaborato anche Gianni Gonfalonieri” mentre “sul tema della legalità e dei diritti civili mi vedo assolutamente in continuità con quello che è stato fatto, e sul tema dell’ambiente il lavoro di Maran è stato senz’altro utile”. In fatto di continuità “nessun allargamento al centrodestra” è stato confermato da Sala “in maniera radicale: Formigoni ieri ha detto che ho scoperto l’acqua calda, che è da un mese che diciamo che non c’è nessuna possibilità di collaborazione, per una volta do ragione a Formigoni”. Così, le liste civiche che lo appoggiassero “devono comunque rispondere allo spirito del centrosinistra”, anche se “non farò l’esame del sangue a chi lavorerà in ruoli tecnico amministrativi con me da possibile sindaco di Milano. Se non siamo d’accordo su quello, siamo alla pazzia: allora saremmo noi che discriminiamo”. Riguardo alla giunta Pisapia “nessuno riesce a fare tutto” ma “credo abbia fatto un buon lavoro e le aspettative sono tante”. Sulle periferie bisogna “attivare risorse” e “capire nuovi modelli a livello internazionale” e in particolare “sui temi del welfare non bisogna mollare”: su questo da parte dell’amministrazione “i tagli sono stati molto limitati e ha fatto bene”. Quanto alla sicurezza “non è di destra né di sinistra, e dire che ci sono diritti e doveri non è di destra né di sinistra”. Sul tema dell’urbanistica “prima di costruire bisogna rendere alla gente migliaia di appartamenti liberi” e quanto alla riqualificazione degli scali ferroviari “mi auguro che la questione possa essere ripresa. Se non c’è un indirizzo pubblico sulla riqualificazione degli scali è una cosa grave”. “Continuità” anche sul tema della legalità su cui il Comune “ha fatto un buon lavoro, e lo dico io che sono passato attraverso una stagione difficile in Expo”, ma “abbiamo dimostrato che il sistema ha funzionato”, ha detto Sala ricordando l’intervento del presidente di Anac Raffaele Cantone: per Sala “bene che le magagne siano venute fuori”, ha detto, sottolineando poi che “noi abbiamo avuto tre collaboratori su migliaia che hanno lavorato coinvolti in indagini” e se Sala li ha “sostenuti” è perché “un capo deve fare questo. Come sostengo l’ultimo, il dottor Malangone, che lavora con me da anni. È stato condannato in primo grado a quattro ani per un viaggio che non è stato organizzato e fino a prova contraria io chi lavora con me lo sostengo”. Sulle infiltrazioni della malavita a Milano “non mi spingerei a dire che il problema non esiste” ma “la città ha avuto la capacità di difendersi”. Infine “non dobbiamo pensare a un sindaco regolatore di tutto, la politica non deve regolare tutto. Milano va governata ma che deve essere anche lasciata correre”: la macchina amministrativa “deve favorire l’attività della gente”, “più favorire l’iniziativa che pensare di regolamentare tutto” e “burocratizzare evitando il liberi tutti”.

 








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