Milano
Sala-Martina, è pace fatta? A Guerini "piace" il governo
Durante l'inaugurazione di Milano Food City Beppe Sala e Maurizio Martina erano seduti fianco a fianco. E...
di Fabio Massa
Seduti fianco a fianco, a parlare fitti fitti. Durante l'inaugurazione di Milano Food City Beppe Sala e Maurizio Martina erano seduti fianco a fianco. A parlare, sottovoce. Martina è uno dei pontieri che ancora una volta si sono messi al lavoro per cercare di riavvicinare il sindaco di Milano e Matteo Renzi dopo la frattura durissima delle primarie. Il primo cittadino non si è schierato, ricevendo in cambio anche qualche schiaffone bello forte, come la mancata citazione durante un comizio, nell'epopea di Expo Milano.
I due potrebbero aver parlato anche dell'uscita di Sala sulle regionali. Di fatto il sindaco non ha detto nulla di sconvolgente: ovvero che il Pd è in ritardo grave sul percorso e che le primarie non sono un dogma. Il quesito oggi è questo: a chi pensava Sala? A Gori o a Martina, per una candidatura che non abbisogna di primarie? I bene informati raccontano che Sala, prima del grande gelo con Renzi, e prima dell'incontro nella sua casa in Brera dove non gli fu anticipato del ticket con il ministro dell'agricoltura, aveva iniziato ad operare per una candidatura di Martina in Regione.
Adesso, i fili potrebbero essere da riannodare. Ma è da capire se Martina ha davvero intenzione di concorrere. Riguardando le truppe, si vede che può contare su tre grossi asset a Milano. Il primo è sicuramente Matteo Mauri, che ha una rete di relazioni particolarmente in Provincia ed esprime anche un consigliere comunale come Bruno Ceccarelli, attivo nel mondo delle cooperative. Il secondo pilastro è Carmela Rozza, l'attivissima assessore alla sicurezza, che aspira ad andare in Regione e in caso di vittoria ad occuparsi del settore casa. Il terzo è Sara Valmaggi, ex di area dem e adesso vicina appunto a Martina. Se torna a splendere il sole tra Maurizio (Martina) e Beppe (Sala), non si può dire che ci sia dialogo con Matteo Renzi.
Tra Renzi e Sala sono volati sms abbastanza infuocati, secondo rumors raccolti da Affaritaliani.it Milano, ma da un po' di tempo pare regni il silenzio. Che è lo stesso silenzio, mutatis mutandis, che c'è tra Martina e Guerini dopo la lunga guerra della quale Affaritaliani.it Milano aveva dato conto. I due, che si sono dati il cambio alla vicesegreteria, pare non litighino neppure più: semplicemente percorrono vie diverse. Martina, come detto, con un ruolo dentro il partito e una opzione in Regione, per una candidatura che forse non lo convince più di tanto ma alla quale potrebbe essere richiesto dallo stesso Renzi. Guerini, invece, per un ruolo esterno al partito, forse al governo, giacché la Regione non sarebbe affatto nelle sue mire. Guerini è infatti sempre stato un amministratore, e non potrebbe che prendere come una diminutio un ruolo sottomesso a quello del vicesegretario Martina. In tutto questo intreccio, ovviamente, c'è sullo sfondo una incertezza di base e un ritardo ormai conclamato nella selezione del candidato che dovrà sfidare Roberto Maroni. Decisamente un'accoppiata di fattori che ben poco è incoraggiante sulla via di una sfida difficile di per sè.
fabio.massa@affaritaliani.it