Sala: "Pisapia, opera straordinaria a Milano. Io sindaco? Sono benvoluto" - Affaritaliani.it

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Sala: "Pisapia, opera straordinaria a Milano. Io sindaco? Sono benvoluto"

Per il commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala, l'opera del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, "è stata un'opera veramente straordinaria" per contribuire a definire Milano, come ha fatto il presidente dell'Anac Raffaele Cantone, la "capitale morale" del Paese. Quanto alla sua eventuale candidatura a sindaco per il dopo Pisapia, Sala è tornato sulla sua apparente apertura di ieri e ha aggiunto: "Non mi sono tradito, credo di essere benvoluto da tanti, dalla gente, quindi mi è sembrato giusto dire che sono onorato del fatto che tanti manifestano interesse, però al momento ci fermiamo qui".

Sala è tornato sul presunto dualismo tra Milano e Roma, parlando di una questione di esperienza maturata con Expo dal capoluogo lombardo che dovrebbe essere sfruttata dalla Capitale. Il commissario unico prova a ridimensionare le polemiche scaturite dalle parole di Raffaele Cantone - secondo il quale Roma non ha maturato gli stessi anticorpi di Milano alla corruzione, il che farebbe del capoluogo lombardo una capitale morale -, tendendo una mano al presidente dell'Anac che l'ha affiancato nell'ultimo anno nel lavoro per la legalita' fatto sulla manifestazione milanese. "Mi spiace che Cantone abbia ricevuto anche un po' di critiche per questa sua frase - ha detto Sala -. Mi pare che in questo momento cerchi di esprimere le cose per come le vede, a volte sapendo che va incontro a polemiche. Non e' un problema di dualismo tra Milano e Roma - ha quindi aggiunto -, credo anzi che quello che abbiamo fatto qua possa essere da esempio per Roma in preparazione del Giubileo, forse per la candidatura. Non e' una questione di dualismo, pero' Milano ha tirato su molto la testa in questi anni, da questo punto di vista devo dire che l'opera del sindaco Pisapia e' stata un'opera veramente straordinaria".

Resta dunque un "bilancio positivo" quello che il commissario unico di Expo continua a tirare della manifestazione, potendo ancora di piu', a due giorni dalla fine, mostrare a suo favore cifre e folle in coda. "Al di la' dei numeri - ha detto a margine del 'Bie Day' - direi che e' stata positiva la partecipazione di tutte le componenti della società. Speriamo che la Carta di Milano, che consegniamo oggi, possa costituire una base anche per le prossime Expo e che stabilisce uguali diritti per tutti. Sono piccoli passi che rischiano di vedersi poco ma sono fondamentali e sono stati poi alla base del nostro lavoro". Quanto all'eredita' dell'evento e alla fase successiva dal punto di vista dell'area, Sala ha colto l'occasione di ribadire "che qualunque iniziativa venga fatta, seguendo il modello Expo deve esserci pubblico e privato: il pubblico - ha chiarito - deve farsi aiutare dai privati. La seconda cosa importante - ha aggiunto - e' che e' fondamentale partire con un progetto, che non necessariamente deve occupare tutta l'area, anzi probabilmente e' proprio meglio di no, ma un progetto vero, credibile. Credo che l'ipotesi del campus universitario - ha concluso - sia una ipotesi che ha senso, e poi sono sicuro che tanti si aggregheranno".








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