Milano
Sala: “Renzi? Farà l’osservatore. Partito della Nazione? Lontano da Milano”

RENZI - “Penso proprio che Renzi continuerá a fare come ha fatto finora, cioè saggiamente osservare queste primarie. Da me ha la garanzia che rispetterò le regole di comportamento. Non ho mai chiesto una mano, non ho bisogno di benedizioni. Renzi deve essere solo soddisfatto che Milano si sta muovendo in autonomia. Mentre a Roma non trovano un candidato qui siamo alla vigilia di primarie bellissime”. Così il candidato alle primarie del centrosinistra Giuseppe Sala a margine di un incontro in via Plinio rivolto ai giovani cittadini nell’ambito dell’iniziativa 100 piazze. In merito alla proposta dell’altro candidato Pierfrancesco Majorino, ossia vendere San Siro per riqualificare le periferie, Sala ha affermato: Ha senso, bisognerebbe pensarci. Attualmente non mi pare i progetti né di Inter né di Milan di nuovi stadi stiano andando avanti per cui dopo il 7 vedremo come andrà ma io sicuramente su questo tema se Majorino vorrà lavorare assieme io ci sono”.
GUERINI - “La segreteria nazionale del Pd non appoggia nessuno come e’ giusto che sia, alle primarie il nostro ruolo e’ di accompagnamento e garanzia”. Lo ha affermato il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini, a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, rispondendo cosi’ a chi gli chiedeva se il Pd appoggera’ ufficialmente Giuseppe Sala alle primarie di centrosinistra per la scelta del candidato sindaco, anche alla luce dell’endorsement del sindaco Giuliano Pisapia a Francesca Balzani. Guerini si e’ poi detto sicuro che “saranno buone primarie” e, ha ribadito “sceglieranno i cittadini”
PARTITO DELLA NAZIONE - “Incontrando più di 400 giovani nello spazio Energolab, Beppe Sala ha dichiarato: “Abbiamo intitolato questo incontro ‘Noi Milano, Noi futuro’ perché questo è quello che ci interessa. Non ci vogliamo fermare all’istantanea del passato! Siete voi l’istantanea che voglio, perché voglio camminare con voi verso il futuro e per Milano. Oggi sento evocare il partito della nazione e altre cose che nulla c’entrano con Milano. Ebbene noi oggi rispondiamo: lasciate stare Milano, non trascinatela nel teatrino caro solo a una brutta politica. Perché noi vogliamo pensare a Milano. Milano prima di tutto. Da qui, da voi, si parte per una Milano della conoscenza e dell’innovazione, internazionale e inclusiva, con un centrosinistra riformatore, capace di governare”.