Sala, tra Instagram e progetti: ecco che cosa sta facendo il sindaco
Coronavirus, chi pensa che sia sparito ha capito poco di quel che è Beppe Sala. Il sindaco di Milano si prepara al dopo, a quando l'emergenza sarà economica
Sala, tra Instagram e progetti: ecco che cosa sta facendo il sindaco
Chi pensa che sia sparito ha capito poco di quel che è Beppe Sala. I suoi amici sanno che si esalta nelle difficoltà. Ma con una particolarità: attribuisce una enorme importanza al ritmo. Ovvero, alla scelta di tempo. Quando entrare in campo per fare la differenza. Così, Beppe Sala per adesso è in secondo piano. Davanti all'obiettivo ci sono il suo probabile sfidante alle elezioni dell'anno prossimo, Giulio Gallera. E Attilio Fontana, il governatore di Regione Lombardia. Ma va bene così, al sindaco. Perché anche se la legge - peraltro con bizantinismo ottocentesco - stabilisce che il primo responsabile di sanità è proprio il sindaco, Palazzo Marino non ha mezza competenza sull'emergenza ospedaliera. Così, Beppe Sala sta un passo indietro. Non commenta i dati. Rilascia qualche intervista ma soprattutto sta curando il proprio canale Instagram. Prima, era un posto dove non fare politica, ma costruire un'immagine. La vasca da bagno, la Milano che piace e si piace, gli abbracci a Formentera. Adesso, luogo per le dirette Instagram. IgTv. Uno dei segni del cambiamento che avverrà, è che i mezzi prediletti non sono più quelli cartacei - e sembra passata un'era da Giuliano Pisapia che usava solo quelli - ma quelli digitali. E segnatamente i social. Contatto diretto, rassicurante, telecamera dal basso verso l'alto, angolazione istituzionale.
Dietro però questo, c'è altro. Perché Beppe Sala sta facendo altro. Si sta preparando. Stira i muscoli, fa stretching. E prepara il momento nel quale dovrà scendere in campo lui. Con la scelta di tempo giusta. Ovvero, quando l'emergenza sanitaria sarà in diminuzione e arriverà l'emergenza economica. Ha davanti a sé una sfida durissima. Quella di essere il sindaco non della Milano che splende e che spande, ma della Milano che soffre. Un ruolo simile a quello di Letizia Moratti, della quale è stato direttore generale. E che le costò la ghirba, alle elezioni. Anche allora, la crisi economica vedeva le serrande giù, deprimeva. Adesso Beppe Sala ha da cercare una strategia per il rilancio e per evitare che la gelata nella primavera della nostra economia cittadina secchi la pianta che faceva inorgoglire l'Italia. Per questo, sta spesso al telefono. Chiama a raccolta le risorse, le conoscenze. Prova a costruire traiettorie, eventi, strategie. Il Fondo di Mutuo Soccorso è una delle iniziative, ma altre ne arriveranno. Tentativi di rilancio in una situazione che metterà la città, i suoi conti e i suoi bilanci, ma prima ancora i suoi cittadini, quell'economia piccola e media che è il vero valore della città, che metterà questa città a dura prova, con i poveri ancora più poveri e i ricchi - chissà - forse meno vogliosi di investire, se non avranno incoraggiamenti forti.
fabio.massa@affaritaliani.it
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