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Milano

Salvini indeciso sulla candidatura. Sala punta sul voto anticipato

di Fabio Massa

Capolista o non capolista, questo è il problema. Matteo Salvini non scioglie la riserva su Milano. Nel frattempo Sala spinge perchè si voti a inizio ottobre

Salvini indeciso sulla candidatura. Sala punta sul voto anticipato

CHI/ Capolista o non capolista, questo è il problema. Dopo che Fratelli d'Italia ha calato l'asso con Vittorio Feltri, in Lega ci si interroga su chi sarà a guidare la lista per le amministrative di Milano di ottobre. Il nome che ricorre è quello di Matteo Salvini, che però non ha deciso di sciogliere una riserva che non attiene solo a problemi personali, ma anche e soprattutto politici. Correre da capolista vuol dire dare una impronta fortissimamente politica a un candidato che è stato voluto come civico, oltre a contarsi sotto la Madonnina dove generalmente la sfida è sempre dura. Chi non correrà sicuramente sarà Alessandro Morelli, poiché viceministro alle Infrastrutture e Trasporti. Anche a Varese non correrà Giancarlo Giorgetti per la stessa ragione: il ministero mal si attaglia con un impegno di raccolta preferenze su se stessi.

COME/ Come comporrà la squadra Luca Bernardo? Per adesso ancora non si sa. Certo è che si dovrà strutturare, e anche in fretta, poiché la campagna elettorale è ormai pienamente iniziata. C'è tutto da fare: social, ufficio stampa, capo dello staff. Pare che gli darà una mano il fratello Maurizio Bernardo, uomo che sicuramente conosce bene i meccanismi del consenso cittadino.

DOVE/ E la presentazione ufficiale? Probabilmente venerdì Luca Bernardo si presenterà ufficialmente alla città, alla Fondazione Stelline (anche se non è ancora confermato). Il chiostro di Corso Magenta 61 si conferma sempre di più il luogo dove la politica parla alla città, senza implicazioni ideologiche di schieramento.

QUANDO/ Quando si vota. Non è una variabile trascurabile. Da Roma arrivano voci allarmate sulla variante Delta, che potrebbero far tentare a qualcuno il grande colpaccio: anticipare le elezioni di una settimana, ai primissimi di ottobre. Un colpaccio per le amministrazioni uscenti di tutta Italia, ma un colpo ferale per Bernardo, che avrebbe sette giorni preziosissimi di campagna in meno. Pare che Sala si stia adoperando molto da questo punto di vista, conscio del valore di quelle 150 ore finali.

PERCHE'/ Perché no? Perché non allargare il numero delle liste anche a destra? E' quello che si chiedono tutti, anche perché Beppe Sala ovviamente ha già varato le sue, e non sono poche. Non troppo, però. Così per adesso oltre alle liste di Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia (a proposito: voci allarmate!) e centristi, non c'è molto altro. Ma a brevissimo si potrebbe aggiungere la lista civica del sindaco, che avrebbe tra i suoi promotori principali la formazione Lombardia Ideale di Giacomo Cosentino e come ispiratore Alan Rizzi, sottosegretario regionale. Ovviamente non saranno loro a correre, ma cercheranno di aggregare il meglio della società civile di centrodestra.

FUORI SACCO/ Non c'è concordia sui municipi milanesi tra Fdi e Lega. L'ultima riforma elettorale voluta dal centrosinistra fa sì che i ballottaggi saranno assai sfavorevoli per gli uomini di Salvini, che intanto vorrebbero riconfermarsi nei municipi attualmente presieduti da Bassi e Piscina. Forza Italia ha ancora il tema del municipio 7 dove attualmente c'è Bestetti (che qualche problemino ce l'ha). E Fratelli d'Italia? That's the point.

LEFT WING/ Pisapia voterà Pd, e dirà che voterà Pd alle prossime amministrative. Si mettano il cuore in pace gli ex arancioni e i pisapiani d'assalto. Lo farà per coerenza con il partito che gli ha consentito l'accesso al Parlamento Europeo. E se capiterà, farà qualche evento con Beppe Sala.

fabio.massa@affaritaliani.it








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