San Siro, Sala forzerà la mano? Incognita sul suo programma elettorale
Il sindaco di Milano ieri è tornato a parlare della "questione San Siro", ma c'è da capire se e come sarà uno dei punti della sua campagna elettorale
San Siro, Sala forzerà la mano? Incognita sul suo programma elettorale
Una risposta brevissima. Che fa seguito a quella di qualche tempo fa nella quale diceva che lui, di stadio, non avrebbe parlato più fin quando le squadre non avessero presentato la loro proposta di nuova volumetria sull'area di San Siro. Invece Beppe Sala ieri è tornato a parlare, e ha detto parole importanti ai microfoni di Calcio e Finanza: "Sono come molti, affezionato allo stadio di San Siro, ma devo avere un comportamento responsabile, perché abbiamo un asset, un bene patrimoniale che non possiamo buttare via. C’è in corso una lunghissima discussione con le squadre, che si basa sul fatto che noi, come amministrazione, non possiamo ostacolare l’idea di costruire un nuovo stadio. Se le squadre, esprimendo la volontà di costruire uno stadio, dovessero andare da un’altra parte, noi rimarremmo con il cerino in mano, con un San Siro vuoto e con le ragnatele. Stiamo discutendo da tempo, sapendo che ci sono dei paletti importanti, a partire dal futuro di quell’area. Non è che lo stadio da solo garantisca un ritorno finanziario per i club che, quindi, vogliono costruire altro. Stiamo affidando lo sviluppo di un quartiere di Milano, quindi il progetto deve avere un senso. Tempistiche è difficile darne. È un fatto procedurale: siamo in attesa, avendo in qualche modo rigettato la prima proposta dei club, di un progetto che risponda alle nostre richieste".
In effetti la questione sta per arrivare a una sua conclusione. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it Milano, entro metà ottobre le squadre presenteranno volumetria e progetto "vincitore" per il nuovo Meazza. Tuttavia la presentazione di tutto questo non conclude affatto la vicenda. Perché fonti del consiglio comunale di Palazzo Marino spiegano che ormai non c'è più tempo per approvare il progetto entro la consigliatura. Tradotto? Si va dopo le elezioni, e il cerino in mano lo prende il nuovo consiglio, la nuova giunta, e il sindaco nuovo o rinnovato. A questo punto Beppe Sala deve capire se vuole e riesce a forzare la mano sul consiglio per fare in modo di chiudere prima della scadenza, oppure - come sembra più probabile - lasciar passare il tempo fino al 2021. In subordine c'è un'altra problematica importante: Beppe Sala metterà oppure no nel suo programma elettorale la riqualificazione di San Siro e il nuovo stadio? Oppure si sottrarrà al tema divisivo e cercherà toni più sfumati? In questo secondo caso gli operatori capirebbero l'antifona e - secondo quanto risulta ad Affari - potrebbero prendere decisioni ulteriori.
fabio.massa@affaritaliani.it
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