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Scritte antisemite contro Fiano: "No fanatismi, io per due popoli e due Stati"
Scritte antisemite contro Emanuele Fiano

Scritte antisemite contro Fiano: "No fanatismi, io per due popoli e due Stati"

Scritte antisemite sui muri contro Emanuele Fiano, deputato Pd figlio del sopravvissuto ad Auschwitz Nedo Fiano e candidato a Sesto San Giovanni. “C’è un odio inestinguibile che circola. Chi ama i palestinesi odiando gli ebrei e Israele, in qualsiasi partito militi, fa il peggio del peggio possibile. Io sono sempre per 2 popoli 2 stati. Per me sempre no al razzismo all’antisemitismo e al fanatismo, di qualsiasi tipo e sempre”. Lo scrive su Twitter lo stesso Fiano, allegando le foto delle scritte insultanti comparse sui muri in viale dell’Università a Roma contro di lui, Letta e Calenda.

La solidarietà di Enrico Letta a Fiano

"Con tutta la voce che abbiamo: Forza Emanuele Fiano, non ti fermeranno, non ci fermeranno", è il messaggio di solidarietà del segretario dem Enrico Letta.

Serracchiani: "Fiano, nessuna intimidazione fermerà il tuo impegno"

"Nessuna intimidazione riuscirà a fermare il tuo impegno. Caro Emanuele Fiano siamo con te e con la tua determinazione ad andare avanti". Così la capogruppo Debora Serracchiani con le deputate e i deputati del gruppo Pd a proposito delle scritte comparse ieri presso l'Università La Sapienza a Roma.

Fiano, il Pd Milano: "A Sesto si confrontano due Italie"

"A Roma sono comparse delle scritte ignobili e vergognose contro Emanuele Fiano. Delle scritte violente e fasciste che appartengono ad un passato nero che ripudiamo. La storia di Lele è anche la storia di un uomo, oltre che un deputato, che ha impegnato la sua vita fuori e dentro le istituzioni a tenere viva la memoria delle atrocità nazifasciste contro la sua famiglia e contro la comunità ebraica tutta". Così il PD Milano Metropolitana in merito alle scritte comparse nella Capitale "Fiano maiale nazi sionista".

"Fiano è candidato ora nel collegio di Sesto San Giovanni e il centrodestra ha candidato contro lui Isabella Rauti di Fratelli d’Italia, quel partito che non rinuncia alla fiamma che arde sopra la tomba di Mussolini a Predappio - prosegue il Pd -. A Sesto si incrociano anche le storie di due cognomi: quelle del padre di Fiano, ebreo italiano deportato e torturato nel campo di sterminio di Auschwitz, e quelle del padre di Rauti, volontario della Repubblica di Saló, fondatore di Ordine Nuovo. E se è vero che le colpe dei padri non devono ricadere sui propri figli, quello che viene naturale chiedersi è se Rauti davvero prenderà le distanze dal retaggio politico paterno, se Rauti davvero di fronte ad episodi così violenti saprà condannare questo fascismo. A Sesto in particolare si gioca una sfida tra due Italie diverse. Noi non abbiamo dubbi su che Italia ci appartiene".

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