Milano
Sgommate da perderci la testa: drift, folla al memorial Stefanelli









Tanto fumo e tanto drift domenica all’autodromo di Castelletto di Branduzzo per il primo Exibition match “Andrea Stefanelli”
Tanto fumo e tanto drift domenica all’autodromo di Castelletto di Branduzzo per il primo Exibition match “Andrea Stefanelli”.
Sotto un sole fortissimo e un caldo africano, è stata grande l’affluenza di pubblico e importante la partecipazione lungo tutta la giornata. Sulla pista pavese hanno sfilato, in un’esibizione all’ultima driftata, decine di piloti del King of Italy, il challange italiano di drifting. In pista anche il campione italiano della specialità Salvatore Pigna. Non solo auto. Ad esibirsi anche le moto della "Tamoto Lavis" di Trento.
Anche il pubblico è sceso in pista, provando l’esperienza del taxi drift, con le macchina lanciate sulle curve del tracciato come fosse una gara vera. I piloti non si sono risparmiati e non hanno risparmiato nemmeno le gomme, ridotte fino all’osso con tutti i copertoni andati letteralmente in fumo sull’asfalto di Castelletto. L'Exhibition match ha ricordato così Andrea Stefanelli, grande appassionato di Drifiting, prematuramente scomparso nei mesi scorsi, proprio su quella pista dove era solito andare a driftare. La famiglia ha voluto questa giornata da trascorre insieme al mondo di quella che era diventata la sua passione negli ultimi tempi. Un’idea nata anche grazie a Emanuele Festival e al supporto del team di Ebracing, la squadra di piloti e macchine, capitanata da Rino Di Puppo che anima da protagonista il challange italiano ed europeo di questa specialità del motorsport.
Non solo motori. In questa giornata, affianco allo sport, è stata protagonista anche la solidarietà, grazie alle associazioni 'R.T.S. Una vita speciale onlus’ e "il Paese di Oz" di Trento, che si occupano di malattie rare. R.T.S. è nata nel 2010 grazie all'impegno di tre mamme, per dare un supporto alle famiglie che hanno bimbi con la Sindrome Ruhinstein-Tayhi. L'Associazione lavora tutti i giorni per trovare metodi, strategie, terapie e cure che possano essere utili ai genitori dei bambini affetti da questa malformazione rara, che ha un’incidenza di un caso su 125.000 nascite ed è caratterizzata da anomalie congenite, bassa statura, disabilità cognitive e disturbi comportamentali.
Durante la pausa pranzo, nel paddock è stato possibile ammirare i quadri della mostra di Roberta Musi, “I bambini che mangiano il gelato” e altri acquarelli sulla Formula 1. Quadri in vendita il cui ricavato è andato alle associazioni di volontariato. Commosso nel saluto finale Guido Stefanelli, fratello di Andrea, che ha ringraziato tutti per la partecipazione, a partire dai piloti e dai ragazzi delle associazioni che, con il loro sorriso, hanno arricchito di gioia una giornata ricca di emozioni. "È il primo appuntamento di una lunga serie, vogliamo continuare a ricordare Andrea con la grande famiglia del Drift ma facendo del bene, insieme a quelle associazioni che ogni giorno in silenzio, aiutano e rendono migliore la vita a questi piccoli angeli”, ha concluso Stefanelli.