Milano
Sicurezza a Palazzo Marino: obbligatorio il pass

Giro di vite sugli accessi a Palazzo Marino, sulla scia del blitz di CasaPound dello scorso 29 giugno
Accessi a Palazzo Marino: tutti dovranno essere accreditati
E' partita oggi la sperimentazione della nuova procedura per gli accessi a Palazzo Marino. Stando a quanto si legge in una nota diffusa dal Comune di Milano, dopo un'analisi della situazione esistente, condotta in collaborazione con la polizia locale, e' emersa l'esigenza di rafforzamento delle procedure di controllo, finalizzate a garantire l'adozione di misure di sicurezza adeguate"da impiegarsi non solo in occasione dello svolgimento di eventi specifici. Tutti i visitatori, esclusi gli utenti accreditati, per accedere al Palazzo Marino dovranno essere registrati, consegnando un documento di identita' e ricevendo un pass 'ospite' che permettera' l'ingresso. Il registro con gli ingressi giornalieri sara' conservato per sette giorni, per eventuali controlli e verifiche da parte della Polizia Giudiziaria, su disposizione delle competenti autorita'. Trascorsi i 7 giorni, i dati saranno cancellati da ogni supporto. Sono da considerarsi utenti accreditati, oltre al personale dipendente del Comune di Milano e agli amministratori, anche gli ospiti istituzionali preventivamente segnalati, i collaboratori esterni abituali, personale delle ditte fornitrici e giornalisti accreditati. Durante la fase sperimentale, gli agenti della polizia locale svolgeranno il consueto servizio di presidio degli ingressi, utilizzando i metal detector portatili in dotazione per l'effettuazione di controlli "a campione" sulle persone che accedono a Palazzo Marino, garantendo il supporto al personale addetto all'accoglienza affinche' non si creino assembramenti nell'atrio e nel locale della reception. Restano, invece, invariate le conformi procedure gia' in atto per quanto riguarda l'identificazione e il controllo del pubblico in occasione delle sedute del Consiglio Comunale. Un provvedimento voluto dal sindaco Beppe Sala dopo il blitz di CasaPound del 29 giugno scorso nell'aula del Consiglio comunale.