Silvia Romano, le forze dell'ordine pattugliano l'abitazione - Affaritaliani.it

Milano

Silvia Romano, le forze dell'ordine pattugliano l'abitazione

Resta alta l'allerta nel quartiere di Casoretto a Milano, dopo l'apertura di una inchiesta per le minacce subite da Silvia Romano

Silvia Romano, le forze dell'ordine pattugliano l'abitazione

"Perdonali Silvia. Perche' non sanno quello che dicono. Purtroppo, non sapranno mai cosa dire. Perche' anche se loro vanno in chiesa tutte le domeniche non sanno per quale dio pregare": è uno dei messaggi rimasti sulla vetrata del portone dell'abitazione in Casoretto di Silvia Romano, cooperante milanese liberata dopo un anno e mezzo di sequestro tra Kenya e Somalia. Lo ha scritto l'artista Riccardo dell'Orfano, e si conclude cosi': "E se l'umano che crede in dio diventa disumano, allora non credo piu' in dio, credo in me e in te Silvia Romano". Un altro messaggio è una poesia, "Canto per Silvia", in risposta ai tanti messaggi di odio e insulti ricevuti dalla giovane, che hanno portato ad aprire una inchiesta per minacce aggravate. Resta frequente il passaggio di pattuglie delle forze dell'ordine.

Silvia ai pm: "Serena nonostante le minacce"

Silvia è stata sentita come persona offesa ieri dal pm di Milano Alberto Nobili e si è detta "serena nonostante le minacce". Nobili coordina l'indagine che è stata affidata al Ros, e che al momento vede la raccolta e l'analisi di tutti i messaggi minatori. Tra questi, anche il post di Vittorio Sgarbi, che ha scritto: "Va arrestata per concorso esterno in associazione terroristica". Parole delle quali, riferisce Repubblica, ha parlato la stessa 24enne nell'audizione di ieri. Inquirenti e investigatori hanno sentito anche la madre.

Oggi gli investigatori del Ros hanno iniziato a passare al setaccio i messaggi di odio e le minacce di morte ricevute da Silvia Romano. Gli inquirenti, riferisce Ansa, stanno anche verificando eventuali collegamenti tra autori di messaggi e gruppi dell'estrema destra.

Silvia Romano: scientifica in palazzo per cocci bottiglia

La polizia scientifica si e' recata questo pomeriggio nel palazzo dove abita Silvia Romano in via Casoretto, per rilievi, ma - secondo quanto si e' appreso - non nel suo appartamento, bensi' a quello del primo piano. Gli agenti erano stati chiamati dall'inquilino della casa sottostante a quella della cooperante rapita, perche' questo ha trovato dei cocci di bottiglia sul balcone di cui non riconosceva la provenienza. Il materiale e' stato prelevato dagli uomini in tuta: non e' ancora chiaro infatti se i pezzi di vetro siano caduti accidentalmente dal piano di sopra oppure se siano stati lanciati volontariamente contro l'edificio. I rilievi serviranno ad accertarlo.








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