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Sistema sanitario lombardo: ecco la road map per cambiare la riforma Maroni
Letizia Moratti

Sistema sanitario lombardo: ecco la road map per cambiare la riforma Maroni

Nella seduta odierna la Commissione consiliare Sanità, presieduta da Emanuele Monti (Lega), ha ascoltato in audizione il professor Giuseppe Remuzzi, il direttore generale Agenas Daniele Mantoan e Vittorio Carreri del Movimento Culturale per la difesa e il miglioramento del SSN. Al centro del confronto - riporta Miasnews - le proposte di riorganizzazione del sistema sociosanitario lombardo. Prima della chiusura dei lavori il Presidente Emanuele Monti (Lega) ha informato che è stata inviata alla Giunta una lettera, sottoscritta dall’Ufficio di Presidenza della Commissione, nella quale si prospettano i tempi di lavoro per la riforma della legge 23.

“Ho condiviso con la Vice Presidente Moratti e il Presidente Fontana un metodo di lavoro – ha detto Emanuele Monti –, di concerto con i componenti dell’Ufficio di presidenza, la consigliera Simona Tironi (FI) e il consigliere Gregorio Mammì (M5S), per formalizzare l’avvio della revisione della legge regionale 23/2015. Abbiamo chiesto contestualmente di condividere un approccio orientato alla condivisione delle idee messe in campo. Il rilancio e il potenziamento del sistema sanitario regionale non può essere un interesse di parte ma deve necessariamente vedere tutte le forze politiche impegnate nella stessa direzione. Veniamo da mesi molto difficili in cui la pandemia ha inasprito la dialettica politica, ma ora c’è bisogno di uno sforzo per smorzare i toni e lavorare nel merito”.

La roadmap - viene riferito - prevede che entro la prima decade di maggio la Giunta deliberi le linee guida con i punti di modifica. A maggio e a giugno, con tre sedute settimanali per due mesi, da parte della Commissione verranno auditi i principali interlocutori del Servizio Sanitario, presenti l’assessore al Welfare Letizia Moratti e la dg Welfare. Entro luglio, la Giunta approverà un progetto di legge “tenendo conto dell’ampio dibattito in Commissione” e a settembre la stessa Commissione valuterà il testo di legge proposto, discutendo emendamenti “formulati anche alla luce delle proposte delle parti sociali”.

L’approvazione finale in Consiglio è prevista a novembre. L’annuncio della lettera è stato accolto da critiche da parte dei consiglieri della minoranza, che hanno sottolineato la necessità di un maggior coinvolgimento della Commissione “a partire dalla determinazione dei tempi e del metodo di lavoro”. “Avrei preferito -ha commentato il Vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti (PD) - che la proposta partisse dalla Commissione e non dalla Giunta come annunciato oggi. L’iniziativa legislativa è infatti prerogativa del Consiglio e perciò rispettarla nella forma e nella sostanza è la prima condizione per procedere in sintonia e in uno spirito di condivisione”. “La Commissione Sanità regionale -ha detto ancora Monti - è quindi pronta ad avviare il percorso di revisione della legge 23/2015 e ne sarà protagonista. Coinvolgeremo le parti sociali nella discussione e daremo centralità all’organo legislativo. Serve però un percorso condiviso da tutte le forze politiche. In questo modo la legge verrà modificata a partire dalle istanze dei rappresentanti del sistema sanitario regionale e si concentrerà sugli aspetti da rafforzare in considerazione delle mutate condizioni del sistema e sullo sblocco di assunzioni e fondi per sviluppare la medicina territoriale”.

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