Milanosport, il "Corso nuoto gestanti" spiegato dall'esperta - Affaritaliani.it

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Milanosport, il "Corso nuoto gestanti" spiegato dall'esperta

L'ostetrica Silvana Olcese spiega i benefici del "Corso nuoto gestanti" per le donne in gravidanza: "Migliorare la sintonia con il corpo e con il bambino"

Silvana Olcese è l’ostetrica che da oltre vent’anni si occupa per Milanosport del Corso di accompagnamento alla nascita - dedicato alle donne in gravidanza - e da qualche anno del Corso di rieducazione perineale, dedicato alle neo mamme ed alle donne che necessitano di riacquistare la tonicità muscolare con particolare attenzione alla muscolatura perineale.

Innanzitutto com’è strutturato il corso?
Il “Corso Nuoto gestanti” prevede dieci incontri settimanali di due ore ciascuno, divisi in due parti di un’ora circa. La prima ora viene trascorsa con me in palestra, mentre la seconda viene tenuta da un’istruttrice della Federazione Italiana Nuoto, in acqua: l’ostetrica e l’istruttrice - due professionalità diverse che lavorano in sintonia – organizzano gli incontri in modo tale da creare una continuità: il tema del giorno viene svolto secondo due diverse modalità, in palestra ed in piscina. L’obiettivo è accompagnare le donne in attesa di un bimbo a percepire e valorizzare i cambiamenti fisici ed emotivi della gravidanza, a favorire momenti di ascolto interiore, a rinforzare la fiducia nella loro capacità di far nascere il proprio figlio e attraverso l’acqua le future mamme possono entrare in sintonia con il mondo in cui è immerso il bambino.

Cosa si fa in queste dieci ore in palestra?
I primi tre incontri sono dedicati ad esercizi fisici che portano l’attenzione alla postura, alla respirazione, alla capacità di ascolto del proprio corpo con particolare attenzione alla muscolatura del pavimento pelvico. Facili esercizi, che possono essere replicati tranquillamente a casa. Negli incontri successivi il primo quarto d’ora viene sempre dedicato ad esercizi fisici, utilizzando anche piccoli attrezzi (palline da tennis o palle da pilates o bastoni). Nel resto del tempo vengono affrontate tematiche che suggerisco io o che vengono proposte dalle partecipanti (il cambiamento, la percezione del bambino in pancia, il dolore, l’organizzazione familiare...) secondo il metodo del lavoro di gruppo, facilitato anche dall’invio via mail di materiale informativo (dispense, articoli di giornale, segnalazioni di luoghi e centri di riferimento…) sia da parte mia che da parte delle partecipanti. Negli ultimi tre incontri è prevista la partecipazione dei papà (presenti quasi nella totalità) e gli argomenti trattati riguardano gli aspetti pratici ed emotivi del travaglio (massaggi, posizioni antalgiche, come dare sostegno …) del parto e dell’accoglienza del neonato. 

Perché può essere importante seguire questo corso?
L’acqua è un meraviglioso elemento, fisico e simbolico; nell’acqua migliorano le funzionalità dell’apparato cardio-circolatorio con un effetto drenante in grado di contrastare il rallentamento della circolazione sanguigna e la conseguente ritenzione idrica che spesso si manifesta, e ancora grazie alla spinta idrostatica, la percezione del peso corporeo sulle articolazioni diminuisce, e ciò facilita ed amplia le possibilità e le modalità di movimento notevolmente. Il maggior consumo di ossigeno stimola naturalmente la respirazione, gli esercizi sul respiro ne aumentano la consapevolezza e facilitano l’armonia col movimento, mentre gli esercizi giocosi creano allegria. Non meno importante è la partecipazione nel gruppo: le donne trovano qui uno spazio fisico dove incontrano altre donne che vivono, con modalità e situazioni diverse, la stessa esperienza e trovano conduttori competenti che facilitano la condivisione. La mia maggior soddisfazione è quando, in occasione dell’incontro post-nascite, posso constatare che molte di loro hanno continuato e continuano a frequentarsi, anche con le rispettive famiglie; quest’incontro, previsto dopo qualche mese dalla fine del corso è aperto anche ai papà ed è un’occasione per rivedersi, conoscere i neonati, ascoltare le esperienze e verificare quanto il corso sia stato utile. Negli anni è proprio dai loro suggerimenti che ho avuto lo stimolo e l’incoraggiamento a migliorare.

Da quale mese di gravidanza si può cominciare a fare il corso e fino a quando si può continuare?
Oggi per la donna che lavora è sempre più difficile decidere tra il tempo che vorrebbe dedicare al suo stato “interessante” e le esigenze lavorative. Noi consigliamo di iniziare dal quinto mese e mezzo di gravidanza, ma in genere iniziano dal sesto/settimo mese. La piscina può essere comunque frequentata fino alla fine della gravidanza con grossi benefici soprattutto in presenza di quei piccoli disturbi che spesso si presentano a fine gravidanza come edemi agli arti, mal di schiena, tensioni, insonnia.