Milano
Tangenti in Comune, lo scandalo si allarga. Si indaga su 1500 appalti

Trentadue lingotti d'oro, circa 520 mila euro in contanti, 19 orologi di pregio e oltre 120 monili e oggetti d'oro: e' questo il 'bottino', per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro, sequestrato dalla Guardia di Finanza di Milano a due dipendenti e un ex manager del comune di Milano e all'imprenditore arrestati per un presunto giro di mazzette nell'ambito dell'edilizia. I reati su cui indaga la procura di Milano sarebbero stati commessi dal 2005 al 2012, durante le amministrazioni dei sindaci Gabriele Albertini, Letizia Moratti e Giuliano Pisapia.
Nel mirino degli investigatori sono finiti appalti per i lavori di ristrutturazione e di manutenzione delle case Aler e appalti edili nelle scuole milanesi. I beni sequestrati sono stati trovati nella disponibilita' delle 4 persone arrestate: Giuseppe Amoroso e Angelo Russo, impiegati all'ufficio manutenzioni del comune di Milano, Luigi Mario Grillone, ex dirigente di palazzo Marino e Marco Volpi, titolare delle societa' 'Professione edilizia'. Le accuse sono, a vario titolo, associazione per delinquere, corruzione, turbativa d'asta e falso. I 32 lingotti, del peso di un kg ciascuno, hanno un valore di 32 mila euro l'uno. Nel mirino degli investigatori sono finiti appalti per i lavori di ristrutturazione e di manutenzione delle case Aler e appalti edili nelle scuole milanesi. Nel mirino ci sono, infatti, una media di 150 appalti chiusi dal settore Lavori Pubblici ogni anno.
Ma l'indagine non si ferma qui. Nell'ambito dell'operazione sono stati eseguiti sequestri di documenti presso il Comune di Milano, l'Aler e "presso due società, nonché decreti di perquisizione nei luoghi riconducibili ad altri dodici indagati". Avvisi di garanzia sono stati notificati anche a due società, la C.M. Consorzio Milanese Scarl e la Professione Edilizia Srl, indagate per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Nel frattempo saranno sospesi e sottoposti a procedimento disciplinare i due dipendenti del settore Lavori Pubblici coinvolti nell’inchiesta sugli appalti, Giuseppe Amoroso e Angelo Russo. Per i quattro colleghi indagati, invece, scatterà il trasferimento, non è escluso già nelle prossime ore. Mentre Palazzo Marino sottolinea che i rapporti con il manager erano già stati interrotti da tempo. Ma ormai la situazione di illegalità si era creata, anche e soprattutto negli anni precedenti. Ed è molto probabile che l'inchiesta si allarghi ancora.