Milano
Tettamanzi, funerali in Duomo. Milano saluta il suo cardinale. FOTO-VIDEO







L'ultimo saluto all'ex arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, spentosi sabato 5 agosto
Milano, ultimo saluto a Tettamanzi: esequie in Duomo
Una folla di fedeli, si e' raccolta con grande anticipo nel Duomo di Milano, per l'ultimo saluto al Cardinale Dionigi Tettamanzi, scomparso a 83 anni, il 5 agosto scorso a Triuggio. Davanti all'altare maggiore, la bara del "parroco" amatissimo a Milano, dove e' stato arcivescovo dal 2002 al 2011, sopra niente fiori ma solo l'evangeliario illustrato da grandi artisti. I funerali sono presieduti dall'Amministratore apostolico, il cardinale Angelo Scola e concelebrati dall'arcivescovo eletto di Milano monsignor Mario Delpini. A dimostrazione della forte volonta' di dialogo sempre mostrata dal cardinale Tettamanzi che, alle esequie sono presenti rappresentanti di diverse comunita' religiose. L'arciprete della Chiesa ortodossa romena di Milano, Traian Valdmann, che ha portato il cordoglio del patriarca Daniele della Chiesa ortodossa romena, ha voluto proprio ricordare questo aspetto del cardinale scomparso: "Tettamanzi ha continuato in pieno la linea ecumenica aperta dal cardinale Martini. Ha mostrato grande sensibilita' per gli immigrati, i poveri, e volonta' di dialogo con tutte le chiese presenti a Milano. Con loro ha cercato il dialogo"
Sono presenti a concelebrare i cardinali: Gualtiero Bassetti, presidente Cei e arcivescovo di Perugia, Severino Poletto (arcivescovo emerito di Torino), Angelo Bagnasco (arcivescovo di Genova), Edoardo Menichelli, (amministratore apostolico di Ancona), Giuseppe Betori (arcivescovo di Firenze), Gianfranco Ravasi (presidente Pontificio Consiglio della Cultura). Accanto alle autorita' religiose, tanti milanesi, e fedeli che arrivano da ogni parte della Lombardia, e anche tante autorita' civili. Nelle prime file in Cattedrale l'ex premier Mario Monti. Presenti anche il ministro per l'Agricoltura Maurizio Martina, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, Il prefetto di Milano Luciana Lamorgese, il questore di Milano Marcello Cardona, il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo. Hanno segnalato la loro presenza anche una quarantina di sindaci della diocesi di Milano e delle citta' in cui Tettamanzi ha operato.
Scola: "Aveva un profondo senso di giustizia" - L'umanita' del cardinale Dionigi Tettamanzi, la sua determinazione, il suo senso di giustizia e la ferma promozione della difesa dei diritti di tutti. Sono alcuni dei tratti della personalita' dell'arcivescovo emerito, che il cardinale Angelo Scola, Amministratore apostolico di Milano, mette in luce nella sua omelia per il cardinale scomparso tre giorni fa. La celebrazione si e' aperta con la lettura del messaggio che Papa Francesco invio', il 5 agosto quando seppe della morte di Tettamanzi. E Scola nella sua omelia riprende una frase-immagine di Bergoglio molto significativa: un uomo "amabile e amato", cosi' l'ha definito il Papa nel suo messaggio. Nei primi banchi il fratello di Tettamanzi Antonio, la sorella Gianna, i nipoti e la sua storica assistente Marina Oggioni. "Il Cardinale era guidato da un profondo senso di giustizia - dice Scola - che si esprimeva nella promozione e nella difesa dei diritti di tutti e di ciascuno vissuti nel loro legame profondo con i doveri e garantiti da buone leggi. Seppe denunciare senza timidezze, ma sempre in modo costruttivo, i mali delle nostre terre". "Il rapporto del cardinale Dionigi con la societa' civile ebbe un peso notevole - riconosce Scola -. Si manifesto' non solo attraverso un'apertura al confronto sociale a cui va aggiunto quello ecumenico e interreligioso, ma anche attraverso un'attenzione ai problemi della famiglia, delle famiglie ferite, della vita, del lavoro e dell'emarginazione nelle sue tante e dolorose forme". Poi il cardinale Scola fa un accenno personale, alla lunga collaborazione e amicizia che lo hanno legato al cardinale Tettamanzi. "Moltissimi tra noi - continua - hanno nel cuore fatti e momenti in cui hanno potuto godere dell'intensa umanita' del cardinale Dionigi. A essi ritorneremo quasi a preziose reliquie. Di essi parleremo agli adolescenti, ai giovani, a figli e nipoti per aiutarli a crescere. Colpiva in lui il permanente sorriso, espressione di una umanita' contagiosa, riverbero della tenerezza di Gesu' e di Maria Santissima verso tutti coloro che incontrava e con eccezionale pazienza salutava a uno a uno". "La Chiesa ambrosiana sapra' trovare modie forme per mantenere viva l'eredita' copiosa di questo padre e maestro". Lo ha assicurato il cardinale Angelo Scola. Al termine delle esequie l'arcivescovo emerito di Milano, sara' sepolto in Duomo, ai piedi dell'altare della Virgo potens, accanto all'urna del Beato Cardinale Schuster. "Questa e' la sua volonta' - spiega Scola - espressa con la consueta delicatezza. Tutti i fedeli avranno cosi' modo di pregare sulla sua tomba e tutti gli uomini di buona volonta' potranno visitarla. Sara' un gesto di pieta', un momento di ristoro, soprattutto sara' un tenero pungolo all'approfondimento della nostra fede, della nostra comunione, del senso del vivere e della nostra energia civica".
Delpini: "E' stato facile volergli bene" - La "ragione profonda" che ha radunato nel Duomo di Milano oltre 5 mila fedeli sta nel fatto che "era facile voler bene al Cardinale Dionigi". A sottolineare questo aspetto, l'arcivescovo eletto di Milano Mario Delpini, durante i ringraziamenti, al termine delle esequie del cardinale Tettamanzi. "Quando ho espresso gratitudine a Marina (la storica assistente, che lo ha accompagnato per 28 anni, ndr.) per quello che ha fatto per il cardinale Dionigi - dice Delpini - , lei mi ha detto 'cosa altro potevo fare, io gli volevo bene'. Ecco, la ragione che ci accomuna tutti e' questa: e' stato facile voler bene al cardinale Dionigi. Per la sua saggezza, il suo sorriso, la sua prossimita' alla gente comune e la capacita' di stare con le autorita'. C'era qualcosa in lui che ha reso facile volergli bene". E per questo l'arcivescovo eletto di Milano rivolge ai fedeli un'ultima raccomandazione. "Forse oggi vuol dirci 'voi siete tanti, avete tante qualita', o forse nessuno e' perfetto, pero' una raccomandazione vorrei farvi, cercate di fare in modo che sia facile volervi bene".
Sala: "Il suo insegnamento è l'attenzione agli ultimi e alle famiglie" - Il cardinale Dionigi Tettamanzi "lascia un grande insegnamento: l'attenzione agli ultimi e alle famiglie. Dobbiamo trovare una forma per recuperare il suo insegnamento". Cosi' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al termine dei funerali in Duomo, dell'arcivescovo emerito della cittA Dionigi Tettamanzi. "Oggi qui c'e' stata una dimostrazione di grande affetto. Come ha ricordato Delpini era facile volergli bene - ha concluso - ed e' stato giusto il richiamo a fare in modo che sia piu' facile volerci bene".
Martina: "Un riferimento anche per i non fedeli" - Il Cardinale Dionigi Tettamanzi "e' stata una figura di riferimento per fedeli e non. Ha lasciato un segno indelebile ed e' giusto essere qui per ringraziarlo". Cosi' il ministro per le politiche agricole e vicesegretario Pd Maurizio Martina, al termine del funerale dell'arcivescovo emerito, che si e' tenuto in Duomo a Milano. Martina che era seduto in prima fila insieme al sindaco Giuseppe Sala e ad altre autorita' civili, ha spiegato di essere presente "a livello personale e a nome del governo".