A- A+
Milano
Truffa: intascavano reddito di cittadinanza con documenti falsi, 50 denunce
Polizia di Stato

Truffa: intascavano reddito di cittadinanza con documenti falsi, 50 denunce

La Polizia di Stato ha smascherato piu' di 50 persone che si presentavano agli uffici postali di Milano per incassare il reddito di cittadinanza ma non sapevano parlare italiano. E' cosi' che il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano ha dato avvio ad una indagine che ha portato all'individuazione di oltre cinquanta soggetti che hanno percepito, o tentato di percepire, il reddito di cittadinanza senza averne diritto.

E' stato cosi' smantellato un vero e proprio sodalizio criminale che organizzava l'ingresso in Italia di soggetti provenienti dalla Romania, dall'Austria e dalla Germania per recarsi presso gli uffici postali milanesi al fine di ricevere la card, che ritiravano dietro presentazione di documenti falsificati. L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano e dal Servizio Polizia Postale e della Comunicazioni di Roma, e' iniziata nel settembre del 2020 ed ha portato nel tempo all'arresto di due soggetti trovati in possesso di documentazione falsa, all'esecuzione di otto perquisizioni ed al ritrovamento di carte prepagate, ricevute di presentazione dell'istanza del reddito di cittadinanza, nonche' dei messaggi che gli interessati si scambiavano via chat per concordare viaggi e permanenza sul territorio.


Leggi anche: A New York puoi connetterti al Wi-Fi di un BIDONE DEI RIFIUTI. Arriveranno anche a Milano?

Commenti
    Tags:
    reddito di cittadinanza






    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.