Ucraina, Fontana difende Berlusconi: "Zelensky, parole non mi sono piaciute"
"Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata": così Zelensky contro il leader di Forza Italia. Fontana: "Parole che non mi sono piaciute"
Ucraina, Fontana difende Berlusconi: "Non mi sono piaciute le parole di Zelensky"
"Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata, mai siano arrivati con i carri armati nel suo giardino": con queste parole Volodymyr Zelensky ha replicato alle esternazioni del leader di Forza Italia, molto critico sulla gestione della guerra e dei rapporti con la Russia da parte del presidente ucraino. Mentre l'ex Cav non ha ancora replicato, è oggi intervenuto nella querelle il governatore lombardo Attilio Fontana. Che sugli attacchi di Zelensky ha spiegato: "Non mi sono piaciuti ma ognuno è libero di dire quello che vuole". Diverso il giudizio di Fontana sulla visita di Giorgia Meloni a Kiev: "Molto chiara e molto netta nelle sue affermazioni, mi è piaciuta molto", osserva.
Ma Sala: "Le parole di Zelensky su Berlusconi sono comprensibili"
Di diverso avviso il sindaco di Milano Giuseppe Sala: “Secondo me, le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Silvio Berlusconi sono comprensibili. Obiettivamente non è pensabile, nemmeno avere il dubbio, da che parte bisogna stare, lo esprime tutto il Paese. Quindi che Berlusconi ancora reiteri l’idea che alla fine la situazione non è così male, che però i russi, che però l’amico Putin, che però la vodka… non se ne può più”.
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