Milano
Un milione di studenti lombardi torna a scuola oggi

Primo giorno di scuola oggi per oltre un milione di studenti in Lombardia: riflettori anche sulla tenuta dei mezzi pubblici
Un milione di studenti lombardi torna a scuola oggi
Primo giorno di scuola oggi per oltre un milione di studenti in Lombardia: riaprono dopo sei mesi di chiusura forzata causa lockdown quasi 5mila scuole, dalle primarie alle superiori, dalle statali alle paritarie. Alle superiori, seguendo le indicazioni fornite dal Ministero dell'Istruzione, il 16 per cento degli studenti del Milanese studierà ancora da casa, percentuale che sale al 30 per cento per il capoluogo. Il Comune di Milano ha acquistato 50 moduli temporanei da collocare nei cortili di 10 scuole per garantire spazi sufficientemente ampi da fornire il necessario distanziamento. Arriveranno da domani.
Rientro ordinato a scuola nella maggior parte degli istituti milanesi di ogni ordine e grado. Fuori dalle sedi si osservano anche file di studenti, tutti con la mascherina, che attendono il loro turno per entrare negli edifici. E' il caso della scuola media Carlo Porta, di via Moise' Loria, dove i ragazzi sono stati radunati dalle insegnanti lungo il marciapiede per sezione di appartenenza. Piu' mischiati i bambini delle elementari di via Bergognone, mentre all'Istituto Professionale Cavalieri i ragazzi fanno capannello all'esterno ma rispettando tutti l'obbligo di indossare mascherine. Al di fuori dei licei storici di Milano, il Berchet, il Tito Livio, il Vittorio Veneto e il Vittorini, sono intanto apparsi striscioni di protesta da parte degli studenti - 'Bentornati/e! (..ma come?'), "Siamo tornati (...ma come?) - contro le regole decise per la riapertura delle scuole.
Sala: "Ingressi più o meno tranquilli ovunque"
"I primi segnali che abbiamo avuto sono di ingressi più o meno tranquilli ovunque. Adesso vogliamo vedere entro sera esattamente che istituti hanno aperto o quanti aprono, ma usando ancora l'alternanza tra studio a casa e nelle aule. Ci riserviamo nei prossimi giorni anche di fare chiarezza da questo punto di vista". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della cerimonia di intitolazione dei giardini di viale Cermenate al dirigente della polizia Paolo Scrofani, morto in servizio nel 2002. "Una grande collaborazione c'è indubbiamente stata e noi abbiamo cercato di accelerare molto, per esempio con i moduli prefabbricati, anche in una manutenzione ordinaria un po' straordinaria di tutto il patrimonio immobiliare esistente", ha aggiunto.
Fontana: "Speravo il Governo arrivasse più preparato"
E' ricominciata la scuola e ho sempre detto - e ribadisco - che la ripresa delle lezioni è fondamentale per dare la sensazione di un ritorno alla normalità: professori, dirigenti scolastici, personale amministrativo hanno lavorato in maniera positiva, nonostante qualche problema evidente come la copertura delle classi e altre criticità che avrebbero dovuto trovare soluzione con più largo anticipo. I ritardi hanno causato non pochi problemi".
Così il presidente della Giunta regionale Attilio Fontana intervenuto all'inaugurazione dell'anno scolastico all'Istituto di Istruzione Superiore (Iss) Giuseppe Luigi Lagrange di Milano che ospita, oltre a un Liceo scientifico con indirizzo in Scienze applicate e uno con indirizzo sportivo, un Istituto Tecnico settore Tecnologico Istituto Professionale per i Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera (IPSEOA).
Insieme al governatore della Lombardia anche l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli e il dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Milano.
"Lo dico da tempo - ha ricordato il presidente della Regione Lombardia - se ci fosse maggiore autonomia sicuramente non vivremmo queste preoccupazioni".
"Mi aspettavo che il governo arrivasse 'prima' alla preparazione dell'inizio dell'anno scolastico - ha chiosato - perché le scelte su questioni come l'individuazione delle graduatorie andava fatta a luglio e non all'ultimo momento, soprattutto in un anno particolare come quello attuale. Uno dei problemi più gravi è la mancanza di insegnanti, al di là delle vicende relative alla questione dei banchi". "Io stesso - ha commentato - sono andato a scuola per 13 anni utilizzando un banco singolo".
Il presidente della Regione, insieme all'assessore regionale all'Istruzione si è poi recato al Capac - Politecnico del Commercio e del Turismo di Milano, dove ha visitato le aule frequentati dagli studenti del corso in orologeria e gli ambienti che ospitano la formazione in food and beverage.
Rizzoli: "Noi i compiti li abbiamo fatti bene"
L'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Rizzoli, insieme al presidente della Regione Lombardia Fontana, dopo la tappa all'I.I.S. Lagrange di Milano hanno visitato alcune aule del Capac, il Politecnico del Commercio e del Turismo, sede della Fondazione ITS Innovaturismo, che attiva in tutto il territorio regionale corsi annuali IFTS e biennali ITS nel settore della promozione turistica, della valorizzazione territoriale e dell'hotel management e hanno successivamente visitato il centro di formazione professionale. "Son venuta in questo istituto - ha sottolineato l'assessore - che raccoglie circa 850 ragazzi, uno dei numerosi centri 'fiore all'occhiello della formazione lombarda'. Al termine del percorso di studi i giovani avranno un diploma professionale fortemente spendibile nel mercato del lavoro e che garantirà ai nostri ragazzi un rapido inserimento lavorativo". "Finalmente - ha aggiunto - si ricomincia in presenza, in Regione Lombardia abbiamo insistito affinché si riaprisse il 14 settembre, i ragazzi sono stati fortemente penalizzati dal periodo di lockdown e dalla sospensione della didattica e dato che non tutti hanno potuto seguire in maniera adeguata la didattica a distanza". "Noi i compiti a casa li abbiamo fatti bene - ha evidenziato l'assessore - Regione Lombardia ha infatti messo a disposizione per i centri di formazione professionale proprie risorse per reperire gel e mascherine che dovrebbero arrivare dal Governo ma di cui, al momento, non si hanno notizie" . L'assessore, al termine della visita, ha salutato il personale docente ed amministrativo augurando agli studenti lombardi un buon inizio di anno scolastico.
Istituto Cavalieri di Milano, studenti nella sede dei centri di Formazione
Il Comune di Milano ha trovato inoltre una soluzione per l'istituto comprensivo statale Cavalieri, mettendo a disposizione degli alunni parte della storica sede dei centri di Formazione, in viale D’Annunzio.
La scuola, a causa del distanziamento necessario per le regole dettate dall’emergenza Covid 19, è stata costretta a prevedere la divisione di alcune classi i cui alunni non potevano stare tutti insieme nelle aule molto piccole. Nell’ultimo mese, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, sono state vagliate diverse ipotesi per ospitare otto classi in spazi vicini all’istituto, ma nessuna si è rivelata adeguata.
Ora grazie al lavoro congiunto tra gli assessorati, a partire dalla metà di ottobre, la sede dei centri di Formazione del Comune in viale D’Annunzio, ospiterà i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria di primo grado Cavalieri consentendo la regolare ripresa delle lezioni delle classi al completo.
Mezzi pubblici: utilizzabili tutti i posti a sedere
Riflettori puntati anche sulla tenuta dei mezzi pubblici: la capienza massima è stata alzata all'80 per cento su metropolitane, treni,bus e tram, dove si possono sfruttar etutti i posti a sedere, continuando a osservare l’obbligo di mascherina.
La manifestazione dei sindacati contro il ministero
Oggi anche manifestazione dei sindacati Cgil, Cisl,Uil, Snals e Gilda davanti all’Ufficio scolastico in via Polesine. Protesta contro «i colpevoli ritardi e le scelte sbagliate di un ministero che non ha voluto ascoltare il grido di allarme di chi la scuola la vive ogni giorno».