Milano
"Un parà in Congo e Yemen": le memorie di guerra di Robert Muller
Esce in libreria "Un parà in Congo e Yemen", le memorie di guerra di Robert Muller in un libro scritto a quattro mani con Edmondo Ferrario
Il 5 ottobre 1965 due ragazzi, poco più che ventenni, partono dalla Stazione centrale di Milano per Bruxelles; la capitale belga è solo la prima tappa del viaggio che li porterà nel cuore del continente africano, in Congo, dove con altri volontari europei combatteranno nella guerra civile che da anni insanguina l'ex colonia belga.
Il più giovane dei due, Robert Muller, ripercorre quell’esperienza nel libro "Un parà in Congo e Yemen", scritto a quattro mani con Edmondo Ferrario edito da Mursia e in libreria in questi giorni.
Quella che Muller racconta è una storia cruda, senza veli, che attraversa tutte le contraddizioni di una guerra alimentata dai conflitti etnici, da interessi economici e dall’onda lunga della Guerra Fredda nel continente Nero.
Muller, classe 1942, figlio di un soldato della Wehrmacht e di madre italiana, è cresciuto con il mito della legione Straniera Francese, della battaglia di Dien Bien Phu, della guerra d’Algeria, dei parà francesi. Giovane milanese inquieto è alla ricerca di una «causa per cui battersi» e sceglie quella del presidente Ciombe che combatte contro i ribelli Simba.
Spirito di avventura e ideologia si mescolano nella scelta del giovane italiano che finisce in un conflitto dove, scoprirà presto, l’unica lealtà possibile è quella con i «fratelli in armi».
Robert, insieme all’amico Girolamo Simonetti, «Nony», entra a far parte del Gruppo Paras Cobra di stanza a Bukavu con il quale combatte sul confine con l’Uganda in un susseguirsi di scontri con i ribelli ma anche con gli «alleati» congolesi. Sangue e morte, atti di coraggio e orrore segnano il percorso di formazione del giovane parà che sopravvive e viene congedato a metà del 1966: in Congo intanto ha preso il potere Mobutu e di lì a poco scoppierà la «rivolta dei mercenari». Tornato in Italia, Robert si rende conto che per lui è ormai impossibile vivere la normalità di una vita civile. Dopo alcuni tentativi falliti di tornare in Congo si arruola in un’altra guerra, quella che dal 1962 si combatte in Yemen tra i sostenitori della Repubblica araba, sostenuta da Egitto e da alcuni paesi del blocco sovietico, contro i difensori della monarchia di Al Badr appoggiati da Arabia Saudita e Giordania. Un libro di memorie che porta il lettore nel cuore di guerre dimenticate, seguendo le illusioni e gli azzardi di un ragazzo che ha camminato nel cuore delle tenebre.