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Utopian hours: a Milano i migliori progetti di city making
Utopian hours

Utopian  hours: a Milano i migliori progetti di city making

Come possiamo migliorare le nostre città? Quali sono le idee, i concetti, le pratiche che stanno cambiando il modo di vivere e ripensare gli spazi urbani nel mondo? A quali città possiamo ispirarci per immaginare trasformazioni intelligenti?  

Da un ponte distrutto che verrà ricostruito diventando un parco lineare sopraelevato a Washington DC (11th Street Bridge Park), a Telliskivi Creative City, ex deposito ferroviario a Tallinn trasformato in quartiere creativo e culturale; dall’ Old Vinyl Factory a Londra al Nottingham Science Park fino al Women & Children’s Center di Shenzhen, il festival Utopian Hours ci porta in giro per il mondo alla scoperta di coraggiosi progetti che hanno saputo rivitalizzare le città.

Utopian hours, il festival internazionale di riferimento in Europa sui temi dell’innovazione urbana e del “city making”, ideato e organizzato da Stratosferica, arriva a Milano giovedì 30 maggio, dalle 14 alle 20, ospitato da STEP (piazza A. Olivetti, 1).

L'edizione milanese di Utopian Hours

Dopo le sette edizioni di Torino, in cui guru del pensiero urbano, policy maker, attivisti, imprenditori e architetti di altissimo profilo hanno raccontato il meglio del “fare città”, Utopian hours ha pensato a un’edizione speciale nella città italiana più coinvolta da fenomeni di innovazione e rigenerazione urbana, in una tensione politica e culturale alimentata dalle spinte dei settori della finanza, delle infrastrutture, del retail, dello sviluppo immobiliare e dell’innovazione sociale.

Biraghi (Stratosferica): "Milano metropoli tascabile capace di reinventarsi e stupire"

“Milano è la città stratosferica per definizione. Una metropoli tascabile capace di reinventarsi e di stupire tenendo un equilibrio sempre instabile tra locale e globale, tra mercato e produzione. Una città forte —spiega Giacomo Biraghi, presidente di Stratosferica— perché senza poteri forti. Un luogo e una comunità che merita di confrontarsi in modo aperto con le eccellenze da tutto il mondo che porteremo sul palco della prima edizione ambrosiana del nostro festival”.

Un evento stimolante e ricco di ispirazione per chi si occupa di innovazione urbana e placemaking e per tutti coloro che sono curiosi di conoscere le nuove frontiere dell’evoluzione urbana.

Ballarini (Stratosferica): "Siamo una specie urbana: ricette e soluzioni intelligenti per migliorare la nostra vita"

“Con ogni edizione, si rafforza il messaggio di Utopian Hours: dopo centinaia di migliaia di anni di evoluzione, abbiamo scelto le città come il luogo in cui vivere, siamo diventati una specie urbana. Il festival – racconta Luca Ballarini, direttore di Stratosferica - ci aiuta a trovare nuove ricette e soluzioni intelligenti e coraggiose per migliorare la nostra vita urbana. Utopia non significa fuga dalla realtà, ma al contrario capire come creare dei luoghi migliori, uno dopo l’altro, con consapevolezza e coinvolgimento collettivo”.

Cos’è il placemaking? È un approccio alla progettazione, pianificazione e gestione degli spazi pubblici partecipato e collettivo che punta a migliorare la qualità di un quartiere o di una città. Un processo collaborativo, che coinvolge la cittadinanza, sensibile al contesto sociale e collettivo in cui opera, multidisciplinare e innovatore perché capace di portare uno sguardo nuovo e in evoluzione su un particolare luogo.  Elena Granata, docente di Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico, definisce i placemakers “i designer dei luoghi, gli inventori delle città che abiteremo”.

Speaker e casi studio

Sei speaker internazionali -  Angèle de Lamberterie, Scott Kratz, Maria Stamati, Jaanus Juss, Petra Marko e David West – racconteranno la genesi e la realizzazione dei loro progetti dirompenti che hanno cambiato il volto delle città, offrendo nuove prospettive ed opportunità ad amministratori, sviluppatori e cittadini.

Scott Kratz, Vice President di Building Bridges Across the River, racconterà la trasformazione del vecchio ponte abbandonato sull’Anacostia River nell’11th Street Bridge Park, primo parco pubblico sopraelevato di Washington DC. La parte progettuale è stata affidata allo studio OMA, ma il vero contributo arriva dai residenti dei quartieri lungo le sponde del fiume, che sono stati coinvolti nel percorso che sta definendo il volto di un nuovo spazio pubblico.

Petra Marko, urbanista, esperta di placemaking, direttore generale del Metropolitan Intitute di Bratislava, è a capo di un team multidisciplinare che si occupa di placemaking e di pianificazione urbana partecipativa. Con “Meanwhile City”, scritto con il collettivo Milk, racconterà 30 incredibili progetti di uso temporaneo, interventi semplici e a basso impatto ambientale pensati per dare un’identità a quei luoghi urbani che sono ancora in attesa di trovarne una.

David West, urbanista e cofondatore dello Studio Egret West, è l’ideatore dei progetti di sviluppo urbano più noti e spettacolari del Regno Unito: Earls Court Smithfield e The Old Vinyl Factory a Londra, Mayfield Park a Manchester, il Nottingham Science Park. Ha scelto di anticipare i tempi anche nel modo in cui gestisce il proprio business model: dal 2020 lo studio è un Employee Ownership Trust, cioè una società in cui i soci di maggioranza sono i dipendenti.

Jaanus Juss, ripercorre la storia del Telliskivi Loomelinnak, progetto, nato nel 2007 a Tallinn, che ha fatto scuola: invece che demolire l’ex area industriale, l’ha trasformata in uno spazio “autosufficiente”, la cui esistenza è collegata alla nascita e al supporto di nuove imprese culturali, realtà creative e iniziative di coinvolgimento civico.Maria Stamati, è Senior Project Leader dello studio  MVRDV, con sedi a Rotterdam, Shanghai, Parigi, Berlino e New York , che fa dell’innovazione del linguaggio architettonico e della sperimentazione la sua filosofia progettuale. Una realtà che, con i suoi grattacieli colorati a misura di bambino, torri di solo legno, ex cementifici che diventano hub culturali, eco quartieri concepiti come oasi urbane, continua a riscrivere le regole del city-making su scala globale.

Focus su Milano

Visiting Urban Explorer

Format originale nato con Utopian Hours e ispirato alle residenze artistiche, è un programma di scoperta e immaginazione urbana, che coinvolge maker, autori e professionisti attivi sui temi urbani. Ogni Visiting Urban Explorer ha il compito di visitare la città in autonomia per diversi giorni, senza suggerimenti o indicazioni, e portare poi sul palco idee per riscoprire alcuni luoghi o per quelli che meriterebbero maggiore attenzione.Angèle de Lamberterie, Director of Development di Plateau Urbain, agenzia parigina che dal 2013 si occupa di riattivare immobili inutilizzati convertendoli, su invito di Utopian Hours andrà alla scoperta della nostra città per rivelare poi dal palco il potenziale di una Milano inaspettata e meno nota.

I panel

La sfida dell’abitare, l’impatto sociale dei grandi progetti di trasformazione urbana, finanza e sviluppatori immobiliari a confronto animano il dibattito dei tre panel che affrontano alcune delle sfide più attuali del dibattito su Milano. Un dialogo a più voci per immaginare il futuro di una città sempre più esclusiva.“Living or leaving?” L’accessibilità della casa e le regole del mercato: ne discutono Franco Guidi Lombardini22 (Partner & Amministratore Delegato), Davide Coppo di Rivista Studio (Brand Managing Editor), Fiorenza Lipparini di Milano&Partners  (Director General), Massimo Bricocoli del Politecnico di Milano (Direttore DAStU) e Luca Stanzione, CGIL Milano (Segretario Generale)

“The people-first approach. When city-making meets social impact” Cosa significa progettare il welfare urbano? Come si declina l’approccio che mette al primo posto la persona nella riqualificazione della città? Ne discutono Carlo Masseroli di Nhood Services Italy  (Amministratore Delegato), Erika Bressani di Municipia (Senior Business Development Manager), Caterina Sarfatti di C40 Cities (Managing Director, Inclusion & Global Leadership), Simonetta Venosta di Fondazione Housing Sociale (Responsabile Area Progettazione) e Gloria Zavatta, presidentessa Fondazione CESVI.

“Who makes the city? Many players, one goal”. Finanza, infrastrutture, real estate e retail a confronto. Una discussione tra i protagonisti della rigenerazione urbana, pubblici e privati, alla ricerca di punti di contatto: Edoardo De Albertis ceo di Borio Mangiarotti, Piero Pelizzaro dell’Agenzia del Demanio (Direttore Officina per la Rigenerazione dell’Immobile Pubblico), Umberto Lebruto, ceo di FS Sistemi Urbani, Maurizio Crippa vicedirettore de Il Foglio e Nicola Sandri McKinsey & Company (Senior Partner).

The Urbanites’ Fair

Una mini fiera, che mette in luce realtà che si occupano di città, con l’obiettivo di stimolare il dibattito e aprire il confronto. Sei soggetti di primo piano (Urbano, Scomodo, Milk, P.O.P., Urban pills e Naba) tra magazine, media e università, avranno l’opportunità di mostrare il proprio lavoro e raccontare la propria visione sulle trasformazioni che stanno ridefinendo la percezione di Milano nel mondo.

Le mostre

Sfruttando gli spazi immersivi e gli schermi della splendida location di Step, Stratosferica porta alcuni dei contenuti originali realizzati negli ultimi anni per raccontare l’evoluzione urbana in modo nuovo e coinvolgente. Sei mostre ricche di contenuti che potranno essere visitate liberamente durante l’evento.

Let’s change the city! Imaginative urban goods & true city revivers

Progetti, trasformazioni, idee: il meglio del city making internazionale.

Utopian Heroes

Nove ritratti per rendere omaggio a mentori, guru e figure d’ispirazione che con le loro idee anticipatrici hanno contribuito a definire l’immaginario di Utopian Hours.

Placemaking short-doc

Due documentari realizzati da giovani film-maker raccontano i progetti di placemaking attivati da Stratosferica a Torino: Precollinear Park e Corso Farini.

The Best of Utopian Hours

I momenti salienti delle dieci migliori lecture delle sette edizioni del festival.

Visiting Urban Explorer — An Urban Journey

Le esplorazioni degli ultimi sette anni, da parte dei Visiting Urban Explorer, per capire cosa significa guardare le città con uno sguardo nuovo, coraggioso, ispirato. Stratosferica è un’impresa sociale che crea contenuti, dibattiti sui temi urbani e cura progetti di place making. Lavora sulle città e sui territori al fianco di imprese, pubbliche amministrazioni e comunità per ridefinire il posizionamento dei luoghi a partire dalle idee di chi li abita. Fondata nel 2014 da Luca Ballarini e Giacomo Biraghi, è supportata da un team multidisciplinare di 15 persone.

Utopian Hours / Milan Edition
Giovedì 30 maggio 2024
Dalle ore 14.00 alle ore 20.00
STEP, piazza Adriano Olivetti 1, Milano
Ingresso gratuito, registrazione obbligatoria su Eventbrite: https://www.eventbrite.it/e/873785956317


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