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Via a Milano Moda Donna, in Lombardia 10mila imprese su 91mila

Parte oggi Milano Moda Donna, in Lombardia 10mila imprese su 91mila



Con Milano Moda Donna, in programma dal 18 al 24 febbraio, ritorna in città la settimana delle sfilate dedicata questa volta alle collezioni autunno-inverno.

Le specializzazioni dello shopping di moda

Prato ha una maggiore presenza di boutique col 47% dello shopping di moda del territorio, rispetto al 35% italiano, tra le lombarde prima Lecco col 37%. Per abbigliamento per bimbi prima Matera col 14% rispetto al 7% nazionale. Per biancheria intima prima Rovigo col 22% rispetto al 10% nazionale, tra le lombarde, Monza. Per le pellicce prima Firenze col 2,3% rispetto allo 0,5% nazionale, tra le lombarde Lodi. Per cappelli prima Aosta col 3,7% rispetto a 1,3%, tra le lombarde Lodi e Como. Per calzature prima Firenze col 15% rispetto al 3% nazionale, tra le lombarde Milano e Lodi.

Le imprese in Lombardia: sono quasi 10 mila le attività tra vendita di abbigliamento e accessori

Un’impresa su tre ha sede a Milano (3.518); sono soprattutto imprese che si occupano di confezioni per adulti (1.147), come in generale anche in regione (3.249). In Lombardia al secondo posto per imprese si piazza Brescia (1.335), seguita da Bergamo (959), Varese (788) e Monza e Brianza (738). Emerge da un’elaborazione dell’Ufficio Studi, Statistica e Programmazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Registro Imprese al terzo trimestre 2019. In Italia shopping di moda in circa 91 mila imprese: prime Napoli, Roma, Milano, Bari, Torino e Salerno. Più imprese legate all’abbigliamento e ai saldi di questi giorni a Napoli (9.206), Roma (8.403), Milano (3.518), Bari (2.778), Torino (2.589), Salerno (2.429). Anche Palermo superano le 2 mila imprese, a seguire Caserta, Firenze e Catania. Le specializzazioni dello shopping di moda. Prato ha una maggiore presenza di boutique col 47% dello shopping di moda del territorio, rispetto al 35% italiano, seguita da Grosseto, Campobasso, Biella, Pordenone, Udine. Tra le lombarde prima Lecco col 37%.

Per abbigliamento bimbi maggiore diffusione a Matera col 14% rispetto al 7% nazionale, seguita da Lecce, Enna, Foggia. Per biancheria intima prima Rovigo col 22% rispetto al 10% nazionale, seguita da Campobasso, Reggio Emilia e Monza. Per le pellicce prima Firenze col 2,3% rispetto allo 0,5% nazionale, seguita da Biella e Varese. Tra le prime lombarde anche Lodi. Per cappelli prima Aosta col 3,7% rispetto a 1,3% nazionale, davanti a Siena, Gorizia, Venezia, Lodi, Como, Alessandria e Varese. Per calzature prima Firenze col 15% rispetto al 3% nazionale, seguita da Venezia, Siena, Rimini. Prime lombarde sono Milano e Lodi. Addetti in boutique, 259 mila in Italia e 63 mila in Lombardia. Prima Milano con 45 mila, poi Napoli con 19 mila, Roma con 17 mila, Torino, Bari e Padova con circa 7 mila, a seguire Cuneo e Firenze con 5 mila. In regione Lombardia, dopo Milano, si trovano Brescia (3.550), Bergamo (3.300), Varese (2.256) e Pavia (2.021).

Milano Fashion Week: indotto per 23mila imprese

Sono quasi 23 mila le imprese nei settori dell’indotto turismo a Milano città con 160 mila addetti. In Italia ci sono 769 mila imprese. Secondo una elaborazione della Camera di commercio di Miano Monza Brianza Lodi, le imprese in quattro anni sono cresciute del 5%.  Traina la ristorazione con 5893 imprese, +22% in quattro anni, seguono i bar con 4867, -2,6%, che lasciano sempre più spazio a ristoranti e take away. Poi ci sono i trasporti con oltre 2 mila auto a  noleggio, abbigliamento con 1.816, attività fotografiche con 697, + 4%, 686 alberghi che crescono del 6,4%, 461 edicole, 429 bed & breakfast che aumentano del 60%, 394 negozi di calzature, 305 profumerie, 300 pasticcerie, 184 servizi di prenotazione che vedono un boom del 54,6%, 167 imprese di traduzione che aumentano del 9%, i catering con + 39%. Ha dichiarato Valeria Gerli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “La settimana della moda è un’occasione per apprezzare Milano anche come città d'arte, cultura e leisure. È un momento di forte richiamo che contribuisce in modo decisivo alla collocazione internazionale di Milano, dal punto di vista dei rapporti economici e culturali. Bisogna invitare a tornare e soggiornare più a lungo a Milano e in Lombardia per approfondire e sperimentare le diverse proposte di visita ed esperienza di svago".

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