Auto e Motori
Concept THREE: Art of Steel e dettagli pop nella nuova visione Hyundai
Presentata all'IAA di Monaco la Concept THREE. Un mix di design audace, interni domestici e dettagli ironici che ridefinisce la mobilità urbana elettrica in Europa.




Il palcoscenico dell’IAA Mobility 2025 di Monaco è stato teatro di una rivelazione fondamentale per il futuro della mobilità continentale.
Con la presentazione della Concept THREE, Hyundai non si è limitata a mostrare un prototipo, ma ha gettato le basi per una vera e propria invasione nel segmento delle compatte elettriche, il cuore pulsante del mercato europeo. Lontana dall'essere un mero esercizio di stile, questa vettura rappresenta una sintesi matura tra ingegneria avanzata e coinvolgimento emotivo, progettata specificamente per rispondere alle esigenze delle metropoli occidentali senza sacrificare il piacere visivo. L'obiettivo è chiaro: consolidare l'espansione del marchio attraverso un linguaggio che parla direttamente all'utente, trasformando la tecnologia in esperienza vissuta.
Art of Steel: scultura in movimento e aerodinamica funzionale
Il primo elemento che cattura lo sguardo è il radicale cambio di paradigma stilistico. Abbandonando le linee morbide e anonime che spesso caratterizzano le city car a batteria, la Concept THREE introduce il linguaggio Art of Steel. I volumi della carrozzeria appaiono come blocchi di metallo scolpiti e intrecciati tra loro, conferendo alla vettura una solidità visiva e un carattere spiccatamente premium, inusuale per le dimensioni compatte.
La silhouette è dominata da quella che i designer hanno battezzato forma Aero Hatch. Non si tratta solo di estetica, ma di pura efficienza: il frontale, incredibilmente basso e filante, fende l'aria guidando i flussi verso la cabina. Il tetto, con una curvatura studiata al millimetro, non compromette l'abitabilità posteriore ma accelera il flusso aerodinamico verso la coda, dove trova posto un imponente spoiler in stile "ducktail". Questa soluzione garantisce che la funzionalità aerodinamica non sia un elemento aggiunto, ma la genesi stessa della forma, permettendo di massimizzare l'autonomia riducendo la resistenza all'avanzamento.
Ispirazione Pop: quando l'auto cita il cinema e il gaming
Uno degli aspetti più sorprendenti della Concept THREE è la sua capacità di non prendersi troppo sul serio, inserendo elementi ludici in un contesto di alta tecnologia. La firma luminosa evolve il concetto di Parametric Pixel, ormai marchio di fabbrica della gamma IONIQ, trasformando i gruppi ottici anteriori e posteriori in strumenti di comunicazione espressiva. Ma è nei dettagli nascosti che emerge l'anima giocosa del progetto.
Sparsi per la vettura, dai comandi interni agli inserti della carrozzeria, si trovano le effigi di Mr. Pix, un piccolo personaggio che accompagna il guidatore come un compagno di viaggio virtuale. Ancora più audace è l'omaggio alla cultura pop posizionato nella zona posteriore: accanto al diffusore, una scritta recita "may the downforce be with you". Questa citazione di Star Wars non è solo un tocco di umorismo, ma sottolinea ironicamente l'importanza della deportanza e dell'ingegneria che tiene l'auto incollata alla strada. Anche l'assenza dei tubi di scarico diventa un'opportunità creativa: al loro posto, altoparlanti simbolici enfatizzano la narrazione emozionale del veicolo attraverso il suono.
Interni Living: uno spazio domestico su quattro ruote
L'accesso all'abitacolo segna il passaggio da una macchina da guida a un vero e proprio salotto viaggiante. L'approccio dei progettisti è stato quello di ricreare uno spazio "domestico", dove l'ergonomia incontra il calore dell'arredamento contemporaneo. La disposizione degli elementi rompe con la tradizione automotive: le informazioni cruciali per il guidatore sono proiettate sopra il volante, in una posizione che favorisce la sicurezza, permettendo di mantenere lo sguardo sulla strada.
Tuttavia, la modernità non si traduce in una digitalizzazione forzata. Hyundai ha scelto di mantenere comandi fisici per le funzioni principali, una scelta ergonomica che privilegia il feedback tattile e l'immediatezza d'uso. Questo equilibrio tra analogico e digitale crea un ambiente rilassante, dove la tecnologia è al servizio dell'uomo e non viceversa. La sensazione di accoglienza è amplificata dall'uso di materiali naturali e texture che ricordano i tessuti d'arredo, allontanandosi dalla freddezza della plastica tradizionale.
Sostenibilità e personalizzazione: la filosofia BYOL
Il cuore tecnologico dell'esperienza a bordo è racchiuso nell'acronimo BYOL: Bring Your Own Lifestyle. Attraverso un sistema di widget modulari, l'utente può personalizzare l'interfaccia e le funzionalità dell'auto adattandole alle proprie abitudini digitali, rendendo ogni Concept THREE unica per il suo proprietario. Questa flessibilità risponde alla domanda di una clientela giovane e connessa, che desidera un'estensione del proprio ecosistema digitale anche durante gli spostamenti.
Parallelamente, l'impegno etico del brand si manifesta nella scelta rigorosa dei materiali. L'abitacolo fa ampio uso di materiali sostenibili, tra cui tessuti ricavati dal riciclo di rifiuti marini e innovativa schiuma di alluminio leggera. Queste scelte non solo riducono l'impatto ambientale della produzione, ma elevano la percezione di qualità, dimostrando che il lusso moderno passa attraverso la responsabilità ecologica. La Concept THREE si pone quindi come un manifesto di un design consapevole, sofisticato e attento al pianeta.
Una visione globale per l'elettrificazione urbana
In conclusione, la Concept THREE presentata a Monaco non è semplicemente una vetrina di nuove tecnologie, ma una dichiarazione d'intenti. Con le sue proporzioni agili, il passo lungo che massimizza lo spazio interno e i paraurti compatti, l'auto incarna la soluzione ideale per la mobilità del futuro nelle città europee. Simon Loasby e il suo team hanno dimostrato che è possibile creare un'auto elettrica compatta che sia allo stesso tempo razionale ed emozionante.
L'auto prefigura un capitolo inedito per il brand, dove l'esperienza EV non si misura solo in kilowattora o tempi di ricarica, ma nella gioia di utilizzo, nella curiosità suscitata dai dettagli e nel comfort di un ambiente che fa sentire a casa. Hyundai conferma così il suo ruolo di protagonista nella transizione energetica, offrendo una visione dove la tecnologia è resa umana, accessibile e, soprattutto, divertente.
