20 maggio 2025 - 16:27
Centro: Pisicchio, 'ha grande elettorato potenziale, ma basta guardare alla Dc'
Roma, 20 mag. (Adnkronos) - “In Europa possiamo osservare esempi concreti di un centro politico che funziona. Pensiamo a Emmanuel Macron in Francia, a Friedrich Merz in Germania, fino ad arrivare a Keir Starmer nel Regno Unito, che si muove all'interno dello stesso sistema maggioritario inglese. Ma in Italia il centro è scomparso. Uno dei motivi è legato al riferimento politico, ormai superato, al modello della Democrazia Cristiana. L’idea che il centro potesse esistere solo come prosecuzione di quella esperienza storica ha finito per soffocare ogni tentativo di rinnovamento autentico. Di conseguenza, un nuovo centro non è mai realmente emerso". Lo ha detto Pino Pisicchio presentando il suo libro ‘L’Ossessione del centro’ alla Camera."Un altro fattore determinante è rappresentato dal meccanismo delle liste bloccate, così come dal retaggio culturale e ideologico italiano. Pur disponendo di una solida e articolata tradizione culturale, il centro ha subito in Italia una forte delegittimazione, in parte anche per effetto dell’influenza del pensiero di Norberto Bobbio, che vedeva nel Centro una posizione ambigua e poco definita. In Italia, dunque, il centro non è mai stato realmente riconosciuto come un’identità politica legittima, dotata di una propria visione e di una propria proposta. Eppure, proprio oggi, è più che mai necessario riscoprirne il ruolo e rilanciarne il valore, anche perché le forze moderate hanno un bacino elettorale potenziale molto ampio. E un Centro forte potrebbe sia contribuire ad una reciproca legittimazione tra gli schieramenti, sia restituire fiducia nel voto a chi oggi, soprattutto nella classe media, si sente poco rappresentato da una politica fortemente polarizzata”. “Nel pensiero centrista – ha aggiunto Ciro Sbailò, ordinario di Diritto pubblico comparato- trovano spazio l’economia sociale di mercato, un atlantismo consapevole – che non si riduce a una mera adesione ai valori dell’Alleanza Atlantica, ma si configura come partecipazione attiva, integrata dalla nostra visione culturale e religiosa – e un deciso antitotalitarismo, inteso come rifiuto delle utopie ideologiche del Novecento che pretendevano di costruire il paradiso in terra”.