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29 giugno 2025 - 16:00

GIOVANI: ALLARME AME, IN CRESCITA CASI DI OBESITÀ-6-

Sono diminuiti nel corso del tempo pregiudizi di tipo culturale, sociale, etico, religioso, sessuale.Non verso l'obesità ritenuti in cresciti a livello mondiale, similmente ai numeri della patologia, con un discrimine maggiore, come detto, per le donne.'Assistiamo, nei confronti dei pazienti con obesità, a pregiudizi e stigmatizzazione esternalizzata - afferma Anna Nelva, Coordinatrice Commissione Lipidologia e Metabolismo di AME - che si ripercuotono ad esempio sul mondo del lavoro portando a stimare che la persona con patologia sia priva di disciplina e di organizzazione, con effetti penalizzanti in termini di assunzione ma anche di avanzamento di carriera o a pregiudizi in ambito sociale, famigliare, in contesti scolastici con atti di bullismo fino a ripercussioni in contesti assistenziali in cui un paziente con obesità potrebbe ricevere follow-up meno ravvicinati rispetto a persone normopeso. Dall'altro l'internalizzazione dei pregiudizi induce la persona con obesità ad accettare stereotipi negativi che ne minano l'autostima e innescano stati d'ansia e depressione, a loro volta causa di alterazioni dell'alimentazione che peggiorano l'obesità stessa, oltre che di maggiore difficoltà a accedere alle cure appropriate. (ITALPRESS) - (SEGUE).fsc/xe9/com29-Giu-25 16:00NNNN