dettaglio - Affaritaliani.it

29 maggio 2025 - 16:39

Italia-Azerbaigian, Aslanov "Dall'amicizia al partenariato strategico"

ROMA (ITALPRESS) - I rapporti tra Italia e Azerbaigian "sono basati innanzitutto sull'amicizia", un elemento che ha agevolato il raggiungimento del livello di partenariato strategico. È l'opinione dell'ambasciatore dell'Azerbaigian a Roma, Rashad Aslanov, intervistato da Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, format tv dell'agenzia Italpress. Ad aiutare, secondo l'ambasciatore, è anche lo scambio delle visite a livello di capi di Stato e di altre autorità, poiché agevolano "una visibilità politica che a sua volta dà un enorme sostegno alla parte economica". Proprio l'economia è uno dei perni centrali delle relazioni fra i due Paesi, con un interscambio di circa 11 miliardi registrato l'anno scorso. "Per noi l'Italia è il partner numero uno in Europa, perché più del 60% del nostro scambio è con l'Italia. Anche noi, per l'Italia, nella nostra regione siamo il Paese numero uno", ha dichiarato Aslanov osservando che l'energia è un punto cardine di tale scambio. "Azerbaigian e Italia stanno facendo tante buone cose. per sostenere e anche per contribuire alla sicurezza energetica dell'Europa, non solo dell'Italia", ha aggiunto. Baku è il primo fornitore di petrolio greggio per l'Italia e uno dei suoi maggiori fornitori di gas attraverso il gasdotto Tap-Tanap, che come ricorda l'ambasciatore Aslanov "comincia dal mar Caspio, passa attraverso tutto il territorio dell'Azerbaigian, della Georgia, va in Turchia e quella parte è il Tanap". Il Trans Adriatic Pipeline (Tap) trasporta il gas naturale del Caspio in Europa. Collegandosi con il Trans Anatolian Pipeline (Tanap) al confine greco-turco, Tap attraversa la Grecia settentrionale, l'Albania e il Mare Adriatico prima di arrivare in Puglia. Per arrivare con le proprie risorse naturali fino in Europa, l'Azerbaigian ha scelto "l'Italia per decisione del capo dello Stato, perché l'Italia per noi è non solo un partner commerciale, ma anche un partner affidabile. C'è una fiducia profonda tra i due paesi. Per questo hanno sentito che la migliore destinazione è l'Italia. E siamo felici di essere contributori di un paese che è amico in Europa. Uno dei fondatori dell'Europa, dell'Unione europea e anche della Nato", ha osservato Aslanov. Il Tap ha cominciato a portare gas naturale in Italia dalla fin di dicembre del 2020. "Sono ormai più di quattro anni, siamo felici di essere utili e contribuire", ha aggiunto. Non solo dal punto di vista energetico, ma anche da quello della logistica l'Azerbaigian è un Paese chiave nella regione del Caucaso. "Se si guarda la mappa dove si trova l'Azerbaigian, è al punto di incrocio tra Asia ed Europa. Noi dobbiamo vedere l'Azerbaigian non solo come un paese che fornisce gas naturale e petrolio all'Europa e all'Italia. C'è anche un punto molto importante, che si chiama Middle Corridor per la logistica", ha dichiarato il capo missione a Roma. Dal punto di vista geopolitico, è importante ricordare la recente finalizzazione con la vicina Armenia del testo di un accordo per la normalizzazione delle relazioni, che vuole chiudere una lunga disputa. "Lo sappiamo: un periodo lungo 30 anni di occupazione, di guerra, di devastazione del territorio. Tutto questo è cominciato nel 1988 e abbiamo fatto concludere questa pagina della storia nel 2023. L'Azerbaigian ha ripristinato tutta la sua sovranità e integrità sul territorio", ha detto Aslanov ricordando che oggi l'Azerbaigian ha due sfide. "Una è quella delle mine: c'è un territorio contaminato dalle mine e voglio ringraziare il governo italiano per il suo sostegno in questo ambito", ha detto l'ambasciatore, aggiungendo che a seconda sfida è quella della ricostruzione "perché da questi territori abbiamo avuto la gente che è scappata dalla guerra". Esistono ancora dei fattori da completare per la definitiva chiusura dell'accordo con l'Armenia e ci sono tre tracce fondamentali di cui tener conto secondo Aslanov. "Il testo dell'accordo è già finito, non c'è negoziazione su questo. Stiamo aspettando che l'Armenia faccia due "compiti a casa". Uno è eliminare la rivendicazione territoriale verso l'Azerbaigian che si tro va dentro la Costituzione dell'Armenia", ha detto Aslanov. Il secondo punto è "l'eliminazione del gruppo di Minsk", secondo l'ambasciatore, la struttura creata dall'Osce nel 1992, con lo scopo di mediare una soluzione pacifica al conflitto del Karabakh. Un gruppo che, secondo Aslanov, "purtroppo durante quasi 28 anni non ha fatto nulla". Infine "siamo in un processo di delimitazione e demarcazione del confine", ricorda ancora il capo missione a Roma. "Abbiamo concordato quasi 12 chilometri di confine", ha precisato Aslanov, su mille complessivi. "Però è fondamentale questo, ovvero che oggi non c'è la guerra. Quella pagina per noi è chiusa e vogliamo andare avanti", ha concluso. L'ambasciatore è infine tornato sulle relazioni fra Italia e Azerbaigian, questa volta dal punto di vista culturale. L'ambasciata è fortemente impegnata in una serie di attività culturali per far conoscere meglio il Paese caucasico al pubblico italiano, come la presenza ad eventi come la Notte dei Musei, ma esistono anche dei "macro-progetti", come quello definito da Aslanov "non meno importante del Tap", ovvero l'Università italo-azerbaigiana a Baku. "Stiamo terminando di costruirla, l'Università già ha cominciato a funzionare. Stiamo collaborando con cinque università d'Italia, ovvero Luiss, La Sapienza, Alma Mater di Bologna, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, e con l'Università di Ada in Azerbaigian. Stiamo lavorando per creare specialisti nei settori agricoltura, design, ingegneria, architettura, in cui l'Italia è protagonista", ha spiegato Aslanov. "Sarà la prima Università con il sistema educativo italiano fuori dall'Italia, che aiuterà a far conoscere l'Italia fuori dall'Italia, nella nostra regione, e creare un ambito molto produttivo per entrambi i Paesi", ha concluso l'ambasciatore.- Foto Italpress -(ITALPRESS).lcr/sat/red29-Mag-25 16:40