(Adnkronos) - Spiega anche: "E' vero che ho subito una serie di isolamenti ma erano isolamenti dovuti al fatto che non mi spostavo di un millimetro dalla mia posizione e alla fine ho avuto ragione. Il processo per il quale venni isolato si è concluso comunque con la condanna degli imputati, seppure in primo grado. Rimane il fatto che era una indagine valida". Non la prende bene neppure sulla critica sulla frase 'partigiano della Costituzione'. Palamara dice all'Adnkronos che ha "reso ridicola l'opposizione che la magistratura stava facendo a Berlusconi". "No, non c'era niente di ridicolo nel dichiararsi 'partigiano della Costituzione' di fronte all'aggressione dell'autonomia e indipendenza della magistratura"."Anche le valutazioni che fa Palamara di tutta questa vicenda - aggiunge Ingroia - è una ulteriore conferma dei due modi antitetici di interpretare il ruolo di magistrato che abbiamo avuto sempre io e Palamara, che era dentro a quel sistema contro il quale mi sono battuto".E aggiunge: "Palamara è dentro a quel sistema, ci stai a qualsiasi costo e a qualsiasi condizione accettando qualsiasi compromesso. E' la conferma dei due modi opposti di interpretare il proprio ruolo". E conclude: "Eravamo e siamo rimasti agli antipodi con Palamara, io e lui. Lui come simbolo di un certo mondo, ma ce ne sono tanti altri. Lui è uomo del sistema rimasto vittima del sistema. E molti sono stati protagonisti al suo pari, solo che lui è scivolato su una buccia di banana e altri sono stati più furbi...".
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