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6 giugno 2025 - 14:51

Mattarella: 'cercare ostinatamente punti incontro per pace, Ue perno dialogo' /Adnkronos

Arezzo, 6 giu. (Adnkronos) - ""La pace non è un ideale per anime ingenue, stroncato poi dal severo giudizio della storia", aveva affermato in occasione della Festa della Repubblica, parlando agli ambasciatori accreditati in Italia. E oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna a sottolineare quanto sia "importante nella dimensione internazionale superare delusioni che si creano" e "ostinatamente ricercare contatti, rapporti, collaborazioni, punti di incontro molto maggiori di quelli di incomunicabilità".Reduce dalla visita ufficiale a Papa Leone XIV, presentatosi ai fedeli invocando la "pace disarmata e disarmante di Cristo", il Capo dello Stato ad Arezzo dialoga con i giovani dell'Associazione Rondine cittadella della pace sui temi dell’Europa, del riarmo/disarmo e sul rapporto tra i giovani e la pace. E proprio l'Unione europea, nata grazie ad un "capovolgimento di prospettiva, davvero una straordinaria rivoluzione di pensiero", oggi è chiamata a divenire "uno dei perni di dialogo internazionale nella comunità del mondo, per ridisegnare tutti insieme un nuovo sistema di sicurezza, di coesistenza, di collaborazione, che allontani gli spettri della guerra e del contrasto così radicale", per arrivare ad un "sistema che ripristini condizioni in cui tutti si riconoscano e garantisca coesistenza e collaborazione". "Per far questo l'Europa -puntualizza Mattarella- deve essere unita, anche più efficiente, resistendo agli attacchi che subisce dall'esterno e dall'interno, da chi coltiva il desiderio di ritornare alla contrapposizione tra nazionalismi, a condizioni che assomigliano pericolosamente a quelle del mondo dei secoli passati. Questo è il compito dell'Europa e dell'Italia dentro l'Europa", per "ricostituire un clima, una condizione, un sistema che allontani le tentazioni che in questo momento ci stanno atterrendo così gravemente". Ma i rapporti politici non sono condizione necessaria e sufficiente se manca un substrato di rapporti personali. Il presidente della Repubblica si preoccupa di mettere in guardia i giovani dall'"insidia" rappresentata dal web che "rischia di far ignorare il rapporto umano, di far dimenticare la relazione personale e di isolare in una bolla di solitudine e quindi di ignorare l'umanità altrui", ma l'esigenza di coltivare i rapporti personali vale anche per i leader politici. "Il rapporto personale è indispensabile -spiega il Capo dello Stato- anche per quanto riguarda il tessuto della pace che si costruisce nella vita quotidiana, nella società e nei rapporti tra gli Stati, è lo stesso anche lì. Nella storia, quando gli Stati si sono guardati con diffidenza, con sospetto, con chiusura reciproca si è giunti quasi sempre alle guerre. Quando invece si aprono alla collaborazione di ogni genere -culturale, economica, politica- quello crea contatti, rapporti, conoscenza, lavoro comune, obiettivi comuni e rafforza la collaborazione di pace".Infine il contributo determinante che può e deve venire dalla scuola per costruire la pace: "so che sono presenti tanti studenti e anche molti insegnanti, vorrei ricordare quanto sia importante il ruolo dell'insegnamento e della scuola. Per usare parole di Maria Montessori che disse a suo tempo e va ripetuto: evitare le guerre è compito della politica, costruire la pace è compito dell'educazione".