30 maggio 2025 - 17:46
"Non smettere di cantare" all'Humanitas contro la dipendenza da fumo
MILANO (ITALPRESS) - Il fumo è il principale fattore di rischio per lo sviluppo di tumore al polmone ed è implicato anche nella cancerogenesi dei tumori della via aerea superiore e della vescica. È ormai dimostrato che il rischio aumenta in funzione del numero di sigarette fumate e dell'età di inizio dell'abitudine al fumo. Il rischio relativo dei fumatori di ammalarsi di tumore al polmone è più alto di circa 14 volte rispetto a quello dei non fumatori ed è addirittura fino a 20 volte maggiore se si fumano più di 20 sigarette al giorno.In Italia nel 2023 sono state effettuate circa 44 mila nuove diagnosi di tumore al polmone alle quali nell'80% dei casi si arriva in uno stadio avanzato di malattia. Per sensibilizzare sull'importanza della salute cardio-polmonare l'IRCCS Istituto Clinico Humanitas e Humanitas University si sono trasformati in un grande palcoscenico per un'esperienza interattiva durante la quale un coro ha intonato, insieme ai pazienti, accompagnatori e studenti, canzoni famose ispirate al cuore e al respiro. Con le note di Every breath you take, Cuoricini, O sole mio, Brava, si sono messi alla prova la capacità polmonare e il ritmo cardiaco per focalizzare l'attenzione sull'importanza di mantenere l'organismo in salute, prendendosi cura giorno dopo giorno di questi organi vitali, evitando le abitudini scorrette e dannose."Non smettere di cantare" si è declinato in più momenti: dalle 11 alle 12 nel giardino dell'ospedale di Rozzano. A seguire, il coro si è spostato nel Campus internazionale di Humanitas University, per coinvolgere studenti e studentesse con canzoni in lingua inglese.A guidare le esibizioni è stato un coro di giovani artisti provenienti da Scuole Civiche e Conservatori di tutta Italia, affiancati da medici e ricercatori che hanno offerto informazioni, consigli e test esperienziali dedicati alla respirazione e alla funzione cardiaca.«Questo è uno dei motivi per cui è fondamentale non iniziare mai, soprattutto in giovane età - spiega Stefano Aliberti, responsabile di Pneumologia dell'IRCCS Istituto Clinico Humanitas e docente di Humanitas University -. Ogni momento è buono per smettere e i risultati sono visibili in poco tempo: dopo una settimana dall'ultima sigaretta, i recettori sensoriali di gusto e olfatto iniziano a rigenerarsi, intensificando la percezione dei sapori e degli odori. Dopo un mese, si riduce la dispnea (fiato corto) e aumenta la tolleranza allo sforzo. Tosse, catarro, affanno si attenuano. Dopo un anno, il rischio di infarto miocardico è più basso di circa il 50% rispetto a chi continua a fumare, i vasi sanguigni tornano a dilatarsi in modo più efficace e la funzionalità polmonare, soprattutto nei giovani, risulta vicina ai livelli di un non fumatore. Dopo 5 anni, il pericolo di ictus cerebrale può essere considerato simile a quello di un non fumatore».Il fumo è la prima causa prevenibile di morte: secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, in Italia si stimano oltre 93mila morti ogni anno attribuibili al fumo, cioè più di 250 persone al giorno. «È ormai dimostrato che il rischio di tumori polmonari aumenta in funzione del numero di sigarette fumate e dell'età di inizio dell'abitudine al fumo - spiega Giuseppe Marulli, responsabile di Chirurgia Toracica dell'IRCCS Istituto Clinico Humanitas e docente di Humanitas University -. Il rischio relativo dei fumatori di ammalarsi di tumore al polmone è più alto di circa 14 volte rispetto a quello dei non fumatori ed è addirittura fino a 20 volte maggiore se si fumano più di 20 sigarette al giorno». Il tumore del polmone in Italia è fortemente caratterizzato per genere con una netta prevalenza maschile anche se, a partire dagli anni Novanta, si è notata una decisa riduzione sia della mortalità sia dell'incidenza di nuovi casi grazie alle cure sempre più efficaci e personalizzate.Per abbandonare il vizio delle sigarette è consigliabile rivolgersi a un Centro Antifumo, dove viene attivato un supporto farmacologico, psicologico e di counselling. «La tecnica che usiamo è basata sull'empatia - spiega Licia Vanessa Siracusano, oncologa e responsabile del Centro Antifumo dell'IRCCS Istituto Clinico Humanitas -. L'obiettivo è far capire alle persone che non sono sole in questa battaglia, che smettere di fumare è possibile se lo si vuole veramente, mettendo in campo la motivazione personale e allontanando la paura del fallimento. Si promuove un percorso personalizzato che aiuti a identificare altre abitudini da sostituire alla dannosa sigaretta: ognuno trova la propria, non ci sono regole precise e consigli validi per tutti. Se si crea il giusto rapporto di fiducia medico-paziente, la percentuale di successo è del 100%».Durante l'evento c'è stato anche un momento dedicato alla Ricerca clinica e indipendente e gli studi che Humanitas sta portando avanti grazie al 5x1000. Oltre 45 progetti di Ricerca sono stati realizzati grazie a chi ha scelto di donare, aiutando medici e ricercatori a combattere malattie sempre più complesse come i tumori, le malattie del sistema immunitario, del cuore, del cervello e dell'intestino. Oggi, grazie al 5x1000, Humanitas ha avviato 14 nuovi progetti di Ricerca all'interno di 5 Programmi: Immunologia, Cancro, Neuroscienze, Gastroenterologia, Cardio-polmonare.«Ogni scoperta in campo medico nasce dalla Ricerca, e ogni passo avanti è possibile grazie al sostegno di chi sceglie di credere nel futuro della Medicina. I medici e i ricercatori di Humanitas lavorano ogni giorno fianco a fianco su più fronti per cambiare il volto delle patologie cardiache tra cui insufficienza cardiaca, malattia coronarica, infezioni croniche. Le équipe di Pneumologia studiano parimenti le malattie polmonari ostruttive e interstiziali. L'obiettivo è comune: migliorare le cure, sviluppare nuove terapie personalizzate e anticipare le diagnosi. Ma la Ricerca ha bisogno dell'aiuto di tutti: le firme del 5x1000 ci aiutano a sostenerla», commenta Gianluigi Condorelli, Direttore del programma di Ricerca Cuore-Polmoni di Humanitas.-foto f28/Italpress -(ITALPRESS).mgg/com30-Mag-25 17:46