Roma, 11 giu. (Adnkronos) - Non stupisce che alla Rai siano state sottratte 120 opere d'arte prelevate dal suo patrimonio di 1.500 tra tele, arazzi e sculture, ma non sarà difficile per i carabinieri ritrovarle. E' il pensiero del critico d'arte Vittorio Sgarbi che all'AdnKronos spiega: "Siccome la Rai ha diverse sedi, non mi stupisce che qualcuno abbia privatizzato i beni. Per i carabinieri non mi pare neanche un'impresa difficile ritrovarle, nel senso che le opere comprate sono state sicuramente inventariate. I militari avranno anche avuto indicazione dei luoghi in cui stavano. Per cui l'indagine può portare a ritrovarle" anche perché, sottolinea Sgarbi, "la traccia degli acquisti realizzati dalla Rai deve esserci". Sgarbi racconta poi che "circa un anno fa avevo parlato con il direttore amministrativo della Rai, Nicola Sinisi, per fare una mostra delle opere che erano in sede. Sono effettivamente delle opere di interessanti artisti degli anni Cinquanta, Sessanta, dipinti di Rosai, Soffici, De Pisis". In campo "c'erano varie ipotesi: farla a Sutri, al Mart di Rovereto, di cui sono presidente, oppure a Dubai. Poi la cosa cadde. Per quanto riguarda quello che ho visto io, le opere che mi portarono di Sironi, De Pisis, Guttuso potevano essere quotate intorno a 15-20 milioni di euro".
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