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28 maggio 2025 - 15:47

Tumori, Fiorini (Palinuro): "Cancro vescica quinto più frequente, serve informazione"

Roma, 28 mag. (Adnkronos Salute) - "Il carcinoma uroteliale, noto anche come tumore alla vescica, è il quinto tumore più frequente in generale e il quarto più frequente negli uomini, ma, purtroppo, ancora troppo poco conosciuto dalla popolazione". Così Edoardo Fiorini, presidente Associazione Palinuro, Pazienti liberi dalle neoplasie uroteliali, in occasione del tour di sensibilizzazione sul tumore uroteliale 'Non girarci intorno', promosso da Merck. L'iniziativa, pensata per il Bladder Cancer Awareness Month, si lega al Giro d'Italia, uno degli eventi sportivi più seguiti nel nostro Paese, di cui la farmaceutica è official partner e del quale segue le tappe, proponendo al villaggio del Giro uno stand dove il pubblico riceve materiali divulgativi sulla patologia e partecipa a momenti di 'edutainment'. Il carcinoma uroteliale è una patologia con sintomi aspecifici. "Molti - spiega Fiorini - sono simili a quelli di una cistite, pertanto i medici di medicina generale tendono a curarla come tale per mesi, se non per anni, con la conseguenza che quando si scopre che è un tumore della vescica magari è un po' troppo tardi. Sicuramente è una patologia che ha diverse implicazioni soprattutto perché, al di là degli aspetti clinici, ci sono anche degli aspetti sociali e psicologici che affliggono purtroppo il paziente". Difficile anche la prevenzione. "Sfortunatamente si tratta di una patologia che non ha possibilità di screening - evidenzia il presidente di Palinuro - ed ecco perché noi sensibilizziamo la popolazione affinché cerchi di cogliere un potenziale segnale che si evidenzia durante la minzione: il sangue nelle urine". In presenza di questo segno clinico "è fondamentale correre dal medico - avverte - Bisogna vincere una certa resistenza: abbiamo visto in più di un'occasione che, quando si parla a una persona sana di tumore, questa tende normalmente a girare la testa dall'altra parte". Tra i fattori di rischio c'è il fumo. Il 50% di chi ha una diagnosi di tumore della vescica è fumatore, "ecco perché le persone vanno sensibilizzate anche attraverso campagne di informazione - afferma Fiorini - Occasioni come 'Non girarci intorno' sono importanti perché toccano un pubblico molto ampio e sensibilizzano verso la prevenzione, la corretta alimentazione e lo sport anche le persone sane. A questa iniziativa partecipa anche uno dei nostri volontari, una persona che purtroppo non ha avuto una diagnosi precoce, è stato operato e dopo ha ripreso in mano la sua vita, ricominciando a fare le cose che fanno tutte le persone in salute, compreso andare in bicicletta. Questa è una bellissima testimonianza a favore della prevenzione della malattia che, come associazione, vogliamo dare, con la consapevolezza che oggi la ricerca aiuta sempre di più i pazienti a superare la patologia, riprendendo in mano la vita".