Tosi fuori dalla Lega corre contro Zaia. La verità sulla rottura con Salvini
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Siamo arrivati all'epilogo. Nel consiglio federale della Lega Nord, convocato per lunedì prossimo alle ore 13, l'anima veneta vicina a Luca Zaia chiederà il commissariamento di Flavio Tosi, numero uno della Liga Veneta. E' il preludio all'espulsione dal Carroccio del sindaco di Verona (anche se Salvini nega quest'ipotesi) che potrebbe anche decidere di andarsene prima di essere messo alla porta da Salvini.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'uscita di Tosi che non ha assicurato di partecipare alla manifestazione 'Renzi a casa' di sabato prossimo a Roma, organizzata proprio da Salvini contro il governo. Un vero schiaffo a Salvini. Ma quella del sindaco di Verona nel Carroccio è sempre stata una convivenza difficile, fin dai tempi di Umberto Bossi. Il Senatùr arrivò anni fa a un passo dall'espulsione di Tosi, poi l'intervento di Roberto Maroni riportò la quiete. Questa volta, però, la mediazione è fallita.
Tosi non ha mai condiviso l'alleanza europea con Marine Le Pen ed è sempre stato contrario alla richiesta di uscire dall'euro, vero cavallo di battaglia del segretario federale. Tosi si è sempre considerato un democristiano e in questi mesi ha più volte incontrato Corrado Passera per cercare di ipotizzare insieme un nuovo Centrodestra. Salvini, dal canto suo, ha sempre bollato Passera come un banchiere che è stato ministro di Monti, chiudendo a qualsiasi dialogo.
E' proprio un'idea diversa di Centrodestra quella che sta spaccando il Carroccio. Tosi ha sempre sottolineato l'accordo con Maroni preso circa due anni fa in base al quale sarebbe stato lui il candidato premier della Lega in caso di primarie. E per questo si stava muovendo. Poi è arrivato Salvini, che ha spostato il movimento a destra, accelerando sull'uscita dall'euro e stringendo il patto con la Le Pen. Una svolta che ha portato la Lega ha raccogliere il 6,2% alle Europee, il 20% alle Regionali in Emilia Romagna ed ora a essere intorno al 15-16% nei sondaggi a livello nazionale. Nemmeno Bossi era riuscito a fare così bene, è evidente che Salvini tira dritto e vuole diventare lui l'anti-Renzi.
C'è poi il capitolo delle alleanze. Il leader del Carroccio ha detto chiaramente no all'Ncd di Alfano intimando a Berlusconi di scegliere. Forza Italia però ha stretto un'alleanza con il ministro dell'Interno, soprattutto per non perdere la Campania, ed inevitabilmente ha rotto quasi al 100% con la Lega. Tosi invece, da segretario della Liga, vuole un'intesa sia con l'Ncd che con Forza Italia, scontrandosi con le direttive di Via Bellerio. A questo punto l'ipotesi più probabile è che Tosi si candidi in Veneto con una sua lista civica, appoggiata da Ncd, Forza Italia e Passera, contro Zaia e la Lega. Un sondaggio segreto dava circa 10 giorni fa il Carroccio più lista Zaia al 36-37% e la Moretti, candidata del Pd, al 31%. Bisognerà vedere quanti voti toglierà alla Lega e a Zaia lo strappo di Tosi...