Politica
Renzi ammette: "Temo il M5S". E nei sondaggi c'è il sorpasso

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Chi sottovaluta il Movimento 5 Stelle commette un errore clamoroso, stiamo parlando di una forza, di cui non condivido molto, per usare un eufemismo, ma una forza vera e reale che del tutto legittimamente si pone il tema di governare, credo che non ci riuscirà. Vinca il migliore, chi ha un voto in più governerà". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, replicando agli interventi dei deputati nell'aula della Camera dopo le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 dicembre 2015.
Le parole del premier si spiegano con la crescente preoccupazione a Palazzo Chigi e al Nazareno per la forza dei pentastellati. Ad agitare Renzi non è né Salvini né tantomeno Berlusconi, ma proprio il M5S. Un sondaggio realizzato dall'istituto Demetra dimostra come in caso di ballottaggio tra i grillini e il Pd a vincere sarebbe il M5S con ben tre punti di vantaggio: 51,5 a 48,5%. Al contrario, una lista unica di Centrodestra uscirebbe sconfitta sia contro il Pd sia contro i 5 Stelle.
Non a caso, stando alle indiscrezioni che circolano in Parlamento (sponda democratici), nel 2016 il premier-segretario riaprirà il dibattito sulla legge elettorale. Con la scusa di accontentare Alfano e il Centrodestra, Renzi lavorerà per introdurre la possibilità di formare una coalizione (gli apparentamenti) almeno al secondo turno (se non già al primo). L'Italicum così com'è, infatti, rischia di essere un boomerang per il Pd, che uscirebbe (come abbiamo visto) sconfitto da un eventuale ballottaggio con i pentastellati. E a dirlo non sono solo i sondaggi ma anche tutte le elezioni comunali che hanno visto al secondo turno la sfida M5S-Pd.