Politica
Manovra, l'affondo del Pd: "Dal governo solo briciole, promesse mangiate dall'aumento delle spese militari"
Intervista ad Antonio Misiani, responsabile economico

Antonio Misiani
"Dopo un’estate di promesse mirabolanti, ci ha pensato il ministro Giorgetti a gelare le ambizioni"
"L’omicidio di Charlie Kirk è stato un atto orribile. Inaccettabile. La strumentalizzazione che ne ha fatto la destra italiana, Meloni in testa, non sta però né in cielo né in terra. E ha una sola, plausibile motivazione: si attacca l’opposizione, evocando addirittura un “clima da BR”, per nascondere i fallimenti del governo". Lo afferma ad Affaritaliani il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Partito Democratico.
"Dopo un’estate di promesse mirabolanti, ci ha pensato il ministro Giorgetti a gelare le ambizioni. L’amara verità è che l’economia è ferma al palo - anzi, nel secondo trimestre è arretrata e con i dazi di Trump rischiamo la recessione - la produzione industriale langue, e i prezzi del “carrello della spesa” stanno rialzando la testa. I conti pubblici sono migliorati, ma ad un prezzo molto elevato. La pressione fiscale è ai massimi degli ultimi cinque anni e le spese per la sanità, l’istruzione, i trasporti sono al livello più basso da molto tempo a questa parte".
"L’aumento delle spese militari - frutto del pessimo accordo avallato dal governo nel vertice NATO - si mangerà buona parte degli spazi di bilancio, e per il resto rimarranno le briciole. Le promesse fiscali - dalla rottamazione cara alla Lega al taglio dell’aliquota del secondo scaglione IRPEF - sono molto costose e difficilmente vedranno la luce. La premier ne è perfettamente consapevole, e per questo ha deciso di alzare un polverone all’insegna del consueto vittimismo della destra. Riuscirà a ingannare gli italiani? La sua capacità comunicativa è l’unica dote che tutti le riconoscono. Ma la realtà può essere nascosta o abbellita fino ad un certo punto. Prima o poi, anche Giorgia Meloni dovrà farci i conti", conclude Misiani.
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