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Palazzi & potere
La Nato faccia di più per l'Italia: il Ministro della Difesa chiede garanzie
LaPresse

Se il ministro dell'economia Giovanni Tria si è preso la briga di rassicurare mercati e istituzioni economiche internazionali, così il ministro della difesa Elisabetta Trenta sta rassicurando i principali partner internazionali del belpaese. Non c'è soltanto la partita dell'immigrazione, ovvero chi comanda le missioni navali nel mediterraneo, perchè la partita è molto più ampia quando c'è in ballo la sicurezza e il posizionamento strategico dell'Italia. «Non è affatto un caso» fanno notare fonti di altissimo livello «che nei giorni scorsi il ministro abbia fugato taluni dubbi riguardanti l'aumento delle spese militari, l'impegno italiano in Afghanistan e abbia dato l'ok al contratto sugli F35».

Ovviamente, scrive Italia Oggi, l'Italia avrà in cambio luce verde per riconquistare il ruolo di nazione capofila in Libia, ruolo che negli ultimi anni era stato fortemente messo in discussione dalla Francia. In poche parole sarà l'Italia il paese che presiederà alla stabilizzazione del paese nord africano. Non per niente presto ci sarà in veste ufficiale il viaggio in Libia del ministro della Difesa dove incontrerà Khalifa Haftar. Insomma, dalla Libia agli Stati Uniti, con la benedizione del Quirinale, Elisabetta Trenta sta rassicurando tutti i partner storici del belpaese, garantendo in modo discreto ma risoluto, la sicurezza dell'Italia. «A livello strategico è necessaria una Nato più flessibile e più attenta alle esigenze del mediterraneo e dell'Africa, che non guardi solo verso Est» spiegano ambienti della Difesa e questa, giurano, sarà la prossima grande battaglia del ministro della difesa. Una battaglia che, se vinta, potrebbe rivelarsi decisiva per il paese al fine di coniugare legalità e sicurezza soprattutto in fatto di immigrazione: «La strada è regolamentare, non chiudere», spiega lo stesso ministro. «Si deve legare accoglienza e legalità».

E non ci sono contrasti nemmeno con l'alleato di governo, la Lega di Matteo Salvini, ma solo normale dialettica. È la stessa Trenta a confermarlo: «Remiamo tutti nella stessa direzione. Possono esserci sensibilità diverse ma la strategia e le finalità sono comuni». E proprio il ministro della Difesa è stato uno degli ospiti più attesi, l'altra sera nel cuore della capitale, alle celebrazioni della «Festa d'Estate 2018». Oltre al ministro della Difesa erano presenti anche Paolo Savona ministro degli Affari europei, il super ministro dell'Economia Giovanni Tria e molti altri. Grande cerimoniere Vincenzo Scotti, presidente della Link Campus University.

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