Pd contro Giuseppe Conte: non solo Mes. Si apre il fronte Rai

Il Pd non molla la presa su Giuseppe Conte: dopo le polemiche odierne riguardanti il Mes sorte in una nuova e accesissima riunione  tra il premier, i capidelegazione di maggioranza e il Ministro dell'Economia Gualtieri, ora è la volta della Rai. Perchè al Pd non hanno affatto gradito la difesa d'ufficio fatta da "Giuseppi" nei confronti dell'Ad Rai Fabrizio Salini. Le frasi pronunciate ieri dal premier ("Dimissioni di Salini? Non confermo, sta facendo bene"), dallo stato maggiore dem non sono assolutamente state viste come una difesa di Salini da parte di Palazzo Chigi ma solamente come una copertura d’ufficio su un Ad che, anche alla luce di quello che è successo negli ultimi giorni, al Nazareno ritengono indifendibile. “E chi le ha mai chieste le dimissioni di Salini? Noi abbiamo voluto mettere in chiaro solamente che a scadenza mandato, quindi ad inizio dell’anno prossimo, si chiude la sua esperienza in Rai, che noi giudichiamo altamente negativa”, spiega un parlamentare dem che sta seguendo la vicenda. Che poi continua: “Il ministro Gualtieri è stato chiarissimo: nessuna proroga. Ora si cerchi un Ad esterno, quindi niente Del Brocco o altri nomi di interni che sono girati fino ad oggi, e si rinnovi il cda con molte figure femminili. Se poi Salini si vuole dimettere prima, faccia pure...ma non sarà così. Anche perché siamo alla ventesima fuga di notizie di sue dimissioni. Le dimissioni si danno, non si annunciano” . Più chiari di così dal Nazareno non potevano essere. D'altra parte nemmeno i 5Stelle sono più soddisfatti della gestione Salini e le ultime "difese" pentastellate, fanno notare ambienti politici vicini alla Rai, sono state fatte soltanto per "dovere d'ufficio".