Lista unica Forza Italia-Lega-Fdi. Leggi il piano segreto di Silvio
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Perché Silvio Berlusconi ha detto 'ni' alla proposta di Matteo Renzi del premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione nella nuova legge elettorale? In teoria, con il Pd al 40% e Forza Italia al 16 la risposta sarebbe dovuta essere un no secco. Al contrario, sia Renato Brunetta sia Maria Stella Gelmini, su Affaritaliani.it, hanno aperto alla trattativa, seppur dicendo che le decisioni vanno prese insieme, nello spirito del Patto di Nazareno. La convenienza del premier è ovvia ed è quella di avere una maggioranza solida e non dover inseguire né Sel né la minoranza di Bersani e D'Alema, forte del risultato delle Europee e dei sondaggi.
Ma perché l'ex Cavaliere ha fatto uscire la smentita su quel "pessima idea" che avrebbe pronunciato durante la riunione con i senatori azzurri commentando la proposta del segretario dem? Lasciando così aperta la porta del dialogo? Semplice, l'ex premier per ora vuole prendere tempo. Prendere tempo per tentare di convincere la Lega Nord e Fratelli d'Italia, con l'Ncd di Alfano ormai il dialogo è chiuso, a formare una lista unica alle prossime elezioni politiche.
Un processo molto lungo e che richiede tempo. Al momento né Salvini né la Meloni sono disponibili a un'ipotesi di questo genere, ma Berlusconi - sicuro che Renzi non voglia tornare indietro al premio alla coalizione - aspetterà che siano i fatti e i numeri a imporre agli alleati la lista, e in prospettiva, il partito unico di Centrodestra. Il Carroccio potrà anche superare il 10% e magari arrivare al 15 alleandosi con Fdi, ma mai potrà competere senza Forza Italia contro il Pd.
Con questa forza e con una legge elettorale scritta sotto dettatura del premier, Berlusconi conta (e spera) di convincere, non subito, con il tempo, Salvini e Meloni a scegliere di confluire in un unico raggruppamento di Centrodestra, magari promettendo loro le primarie per la scelta del candidato premier (e non solo). Levata di scudi, ovviamente, da parte di Lega e Fdi. Prevedibile. Ma l'ex Cav è convinto che Renzi durerà fino al 2018 e quindi c'è tutto il tempo per convincerli (o obbligarli) ad accettare. E se poi la Corte Ue dovesse cancellare la condanna Mediaset Berlusconi potrebbe addirittura ripresentarsi come candidato per Palazzo Chigi.