Sottosegretari, rivolta nel Pdl. Si dimette il coordinatore piemontese

"Apprendo che il coordinatore regionale del Piemonte Pd si e' dimesso a causa dell'assenza di un'adeguata rappresentanza piemontese nella compagine di governo". Lo dichiara Laura Ravetto, responsabile propaganda del Pdl, che aggiunge: "Gia' stamane - a mezzo agenzia - avevo posto al mio partito il quesito su come sia stato possibile che il Pdl non abbia espresso un solo membro di governo piemontese e del nord-ovest in generale che sta attraversando una drammatica crisi. Chiedo al coordinatore Enrico Costa di aprire una riflessione all'interno del partito in merito. Da piemontese, mi avra' al suo fianco in questa battaglia se vorra'", conclude Ravetto.
PD: TORINO, SI DIMETTE SEGRETARIO PROVINCIALE BRAGANTINI - Dopo il segretario regionale del Pd piemontese Gianfranco Morgando, anche la segretaria provinciale del partito torinese Paola Bragantini ha rassegnato le dimissioni in polemica con l'assenza di rappresentanti piemontesi all'interno della compagine governativa.In una lettera inviata all'assemblea provinciale del Pd di Torino Mauro Marino, Bragantini afferma: "gli ultimi avvenimenti, relativi alla formazione prima del Governo e in fine della squadra dei Viceministri e dei Sottosegretari, costringono il Partito piemontese e torinese ad una profonda riflessione: innanzi tutto sulla linea politica nazionale, poi sulla relazione fra Partito nazionale e locale e - aggiungo - sulla capacita' della classe dirigente locale di condividere un percorso unitario e quindi di costruire strategie comuni". Ed ancora, "l'avere composto il quadro del governo senza in alcun modo tenere conto delle espressioni territoriali - in particolare di quella di un territorio che ha consentito, con la sua vittoria, di ottenere il premio di maggioranza - e' solo l'ennesimo segnale di una indifferenza, se non proprio di un franco disprezzo, nei confronti di chi rappresenta il Partito ai livelli locali. Una modalita' di operare che non sorprende, ma che ormai e' diventata insostenibile". "Il Piemonte e Torino, che di questa Regione rappresenta non solo il Capoluogo, ma anche piu' della meta' della popolazione, sono state escluse da questi ragionamenti in favore di logiche incomprensibili. Scelta difficile da spiegare e da difendere, per il Gruppo dirigente nazionale, ma ancora di piu' per chi nei territori vive. Per questo motivo, rassegno le dimissioni da Segretario Provinciale di Torino, ringraziando indistintamente tutti gli iscritti per la straordinaria esperienza umana e politica che mi hanno consentito di fare".