Politica
Torino, Stefano Lorusso vince le primarie Pd: il candidato più lontano dal M5s

Scarsa affluenza alle primarie Pd che hanno decretato la vittoria di Stefano Lorusso: alle comunali di ottobre correrà contro il candidato di Cdx Paolo Damilano
Stefano Lo Russo è il candidato sindaco di Torino del centrosinistra, dopo aver vinto le primarie, svolte sabato e domenica, con il 37,48% delle preferenze (4.229 voti su un totale di 11.325). Correvano con lui il civico Francesco Tresso (3.932 voti, 34,85%), il Dem Enzo Lavolta (25,39%, 2.864 voti), il radicale Igor Boni (257 voti, 2,28%).
L'affluenza è stata sotto le aspettative, ben lontana da quei 53mila cittadini che si sono recati alle primarie 10 anni fa per l'ex sindaco Fassino. E Lo Russo ne è consapevole: "Il centro sinistra unito potrà vincere al primo turno se sarà capace di dare risposte ai bisogni evidenti che ci sono soprattutto nelle periferie", commenta, sottolineando come il centrosinistra riveli "una debolezza strutturale soprattutto a nord", perché le primarie hanno visto una partecipazione sotto le aspettative, "soprattutto nelle periferie, dove l'adesione è stata sotto le attese e questo deve essere un elemento di riflessione per impostare correttamente la campagna elettorale. Ora si tratta di restare insieme e uniti coinvolgendo la coalizione del centrosinistra".
Lo Russo ha una linea intransigente e non vede spiragli per un'alleanza con i 5S, tanto che nelle giornate di consultazione ha ribadito che "la coalizione ha un perimetro definito, deve restare compatto per il voto di quest'autunno, occasione di riscatto per Torino". Stefano Lo Russo, già assessore comunale nella giunta di Piero Fassino e docente di geologia al Politecnico, rappresenterà il centrosinistra alle elezioni comunali di Torino di ottobre contro Paolo Damilano, candidato del centrodestra.
"Questo non è un punto di arrivo ma di partenza, ora tutti uniti per portare a casa il vero obiettivo: la vittoria del centrosinistra a Torino", così ha scritto Lorusso sui social dopo lo spoglio dei voti delle primarie. "Questa vittoria mi riempie di orgoglio e la devo a tutti voi che in questi mesi siete stati al mio fianco sostenendomi", aggiunge, ringraziando i colleghi "avversari corretti e di alto profilo" in queste primarie e all'intera macchina organizzativa.
"È evidente come oggi nasca un progetto politico che va ben oltre le elezioni comunali: la forza civica è indispensabile per il centrosinistra ed è necessaria per battere la destra", commenta in un video pubblicato sui social Francesco Tresso, soddisfatto di aver sfiorato il 35% dei voti raccolti alle primarie dopo tre settimane di lavoro. "Abbiamo costruito qualcosa di importante che ci fa pensare al nostro futuro".
Per Igor Boni "i risultati delle primarie non certo esaltanti", scrive in un post Facebook. "In ogni caso grazie ai tantissimi che in questi mesi non hanno mollato un attimo - ha aggiunto -. Mi troverete in strada come sempre, a lottare per la democrazia e lo stato di diritto. Per la trasparenza e la partecipazione popolare. Per la responsabilità personale e la liberta di scelta".
Enzo Lavolta, vicepresidente vicario del consiglio comunale, commentando i risultati delle primarie, ha ammesso la delusione: "Riconosciamo il risultato. Dalle primarie non esce una maggioranza netta e la partecipazione è deludente. Se ci presentiamo agli elettori con questa modalità regaliamo la città alla destra". Per Lavolta "resta un grosso rimpianto, ovvero non aver allargato da subito la coalizione. Ora bisogna mettersi al lavoro affinché il Pd non faccia l'errore di chiudersi in se stesso. Occorre avere coraggio in questa fase e progettare un campo largo per unire Torino".