Politica
Ue, Fidanza (FdI): "Fitto? Schermaglie dal Pd. Passerà. L'interesse nazionale prima di tutto"
"Se li vede Macron e Scholz a bloccare la nuova Commissione europea? Suvvia..."
Entrerete in maggioranza con Ursula? Ue, Fidanza (FdI) ad Affaritaliani.it: “Stavolta ovviamente voteremo la Commissione perché ci sarà il nostro Vicepresidente esecutivo, poi valuteremo provvedimento per provvedimento"
Si respira fiducia tra i meloniani sui passaggi che nelle prossime settimane dovrebbero portare Raffaele Fitto ad essere ufficialmente confermato come Vicepresidente esecutivo della nuova Commissione europea di Ursula Von der Leyen. I distinguo e gli avvertimenti di socialisti e liberali non vi preoccupano? Affaritaliani.it lo ha chiesto a Carlo Fidanza, Capodelegazione di FdI a Bruxelles e anche in questi giorni attivissimo nel costruire la rete di protezione per il Commissario italiano. “Sono schermaglie fisiologiche, ma arriverà il momento in cui anche il Pd dovrà dire ai propri elettori che non ci sono grosse alternative al sostegno dei socialisti a Fitto”.
In che senso? “La procedura prevede che siano necessari i due terzi dei voti ponderati espressi dai capigruppo di commissione parlamentare. Una soglia che Fitto (e come lui i candidati del Ppe) non può raggiungere senza i socialisti e allo stesso modo i commissari socialisti non possono raggiungere senza ECR. Simul stabunt, simul cadent”. Intende dire che se da sinistra provassero a impallinare Fitto scatterebbe una rappresaglia contro i loro Commissari? “Il termine è brutale ma di certo né noi né il Ppe staremmo a guardare”.
Questo porterebbe a un impasse generale… “È il motivo per cui penso che non possa accadere. Lei se lo vede Sánchez a rinunciare a un portafoglio comunque corposo come quello che ha ottenuto per la sua Commissaria Teresa Ribera? E se li vede Macron e Scholz a bloccare la nuova Commissione europea? Suvvia. Senza contare un altro particolare…”.
Un altro? “Si, la procedura prevede che in caso di mancato raggiungimento dei due terzi tra i capigruppo, alla fine si arrivi al voto nelle commissioni parlamentari competenti e lì, dal Ppe verso destra, avremmo i numeri non solo per difendere Fitto ed eventuali altri, ma addirittura per bocciare i commissari socialisti e liberali”.
Se le cose stanno così, perché dal Pd continuano ad alzare il prezzo? “Avevano costruito la narrazione dell’Italia isolata e sono stati ancora una volta smentiti dai fatti e dalla straordinaria capacità di Giorgia Meloni. Mai prima d’ora l’Italia aveva avuto una Vicepresidenza esecutiva con deleghe così importanti. Ora non sanno come spiegarlo al loro elettorato e la tirano in lungo, chiedono esami del sangue a Fitto e rilanciano continuamente. Forse basterebbe dire la verità. Anche a noi non farà piacere dare il via libera ad alcuni commissari della sinistra, certamente li incalzeremo in audizione, ma alla fine così sarà".
Cosa chiedete al Pd? “Guardi, noi non chiediamo nulla. Ci aspettiamo semplicemente lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto noi cinque anni fa verso Gentiloni, che venne sostenuto in audizione senza riserve da Fitto e da ECR”. Eppure da sinistra ricordano una vostra manifestazione del settembre 2019 davanti a Montecitorio contro Gentiloni…
“Una velina mal confezionata. Quella piazza la ricordo bene, una bellissima manifestazione di popolo organizzata in pochi giorni dal centrodestra per dire No al governo giallorosso. Di quell’accordo faceva sicuramente parte anche l’indicazione di Gentiloni a Commissario. Questo da ancora maggior valore al nostro atteggiamento di allora: pur essendo espressione di un governo appena nato da un vergognoso gioco di palazzo, a Bruxelles lo sostenemmo nel nome dell’interesse nazionale”.
Ma poi non votaste la squadra definitiva… “Quello naturalmente fu un voto politico, eravamo all’opposizione di quella Commissione e non potevamo votarla”. E ora quindi entrerete in maggioranza con Ursula? “Stavolta ovviamente voteremo la Commissione perché ci sarà il nostro Vicepresidente esecutivo, poi valuteremo provvedimento per provvedimento, come sempre avviene al Parlamento europeo. E ci auguriamo che i provvedimenti tengano conto dello spostamento a destra che c’è stato in Commissione, Consiglio e Parlamento”.