Mediaset-Vivendì, Lega vota contro emendamento
L'emendamento Mediaset-Vivendi' questa mattina ha avuto il via libera della commissione Affari costituzionali del Senato ma - riferiscono fonti parlamentari del centrodestra - la Lega ha votato contro. A favore Fratelli d'Italia e Forza Italia. L'emendamento, inserito all'interno del Dl Covid, è stato proposto dalla maggioranza. Con la norma l'Agcom avrà la possibilità di avviare entro sei mesi una istruttoria su eventuali aggregazioni nel settore radiotelevisivo per verificare l'esistenza di effetti distorsivi in caso di operazioni sensibili.
Mediaset-Vivendì, FI: il nuovo slogan di Salvini? 'Prima i francesi'
"La realtà supera la finzione e svela la vacuità di certa retorica politica". Parte da questa premessa il senatore FI Andrea Cangini per sottolineare che "in commissione Affari costituzionali del Senato, la Lega ha appena votato contro la norma che difende le aziende nazionali di telecomunicazioni da scalate straniere, caso Mediaset-Vivendi". "Matteo Salvini, evidentemente, ha cambiato slogan: da 'prima gli italiani' a 'prima i francesi'", conclude, sempre su Facebook, l'esponenti FI.
Mediaset-Vivendì, fonti maggioranza: norma condivisa da opposizione
"La relatrice del decreto Covid, Valeria Valente, ha depositato ieri sera un emendamento per proteggere le aziende italiane televisive ed editoriali. L'emendamento e' condiviso dalla maggioranza e dall'opposizione e nasce dallo stimolo dei ministri Gualtieri e Patuanelli". È quanto hanno riferito fonti parlamentari della maggioranza questa mattina. "Obiettivo – hanno proseguito - dell'intervento normativo è colmare il vuoto lasciato dalla sentenza della Corte Ue sul caso Mediaset-Vivendi attribuendo all'Agcom potere di veto su possibili operazioni. Nel dettaglio l'emendamento prevede un regime transitorio di 6 mesi durante i quali, invece di far scattare gli automatismi previsti dal Tusmar (il Testo unico che impone delle soglie di partecipazione a chi opera sia nelle tlc che nei media), l'Agcom potrà avviare un'istruttoria".
Mediaset-Vivendì, Lega vota contro emendamento. M5s nel mirino del Carroccio
Ad esprimere la posizione della Lega in commissione Affari costituzionali sull'emendamento Mediaset-Vivendi e' stato Ugo Grassi, da poco passato nel partito di via Bellerio dopo aver militato nel Movimento 5 Stelle. L'ex pentastellato - riferisce chi era presente alla riunione - ha sottolineato che l'emendamento ha la finalita' di salvaguardare Mediaset e ha lanciato un duro attacco a M5s: ora dopo la Lega e Pd vi alleate anche con Berlusconi..., il ragionamento. Dopo questa affermazione e' nato in Commissione, spiegano le stesse fonti, un duro confronto con gli esponenti M5s: da quale pulpito arrivano queste accuse, la risposta. Hanno preso poi la parola esponenti di FI, come Gasparri e Schifani, e anche membri del Pd. Non c'e' stata poi alcuna contro replica della Lega. "In Aula si asterranno ma sembrava di ascoltare l'avvocato di Vivendi', spiega un senatore del Pd, riferendosi a Grassi. Il gruppo della Lega non ha chiesto di aprire il termine per sub-emendamenti. Nell'Aula del Senato, i cui lavori sul Dl Covid, riprenderanno tra mezz'ora, sara' il leader della Lega Salvini ad intervenire.
Mediaset-Vivendì: ok Aula Senato ad emendamento 'Mediaset'
Via libera dell'Aula del Senato al cosiddetto emendamento 'Mediaset' al Dl di proroga dell'emergenza Covid. Il leader della Lega, Matteo Salvini, con un intervento in Aula, ha confermato la posizione di astensione della Lega per questioni di metodo sulle modalita' di presentazione dell'emendamento e ha chiesto una "riforma organica" di settore
Mediaset-Vivendì, Salvini: tutela Mediaset ma no norme fatte di notte
Sul presunto inciucio tra Forza italia e partiti di maggioranza "io non credo a queste cose e ne ho parlato oggi con il presidente Berlusconi". Così il segretario leghista Matteo Salvini, intervenendo in Aula al Senato, sull'emendamento Mediaset-Vivendi al decreto Covid. "Mediaset è una grande azienda italiana che va tutelata", ha aggiunto Salvini. "Gli emendamenti che sono presentati alle 10 di sera e arrivano in commissione alle 9 della mattina non sono la soluzione per risolvere questi problemi - ha continuato -. Una grande riforma non si fa di notte con un emendamento al decreto Covid ma si fa con trasparenza".
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