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Alberobello, 'Fuoco. Fiamma Luce Calore' di Mons. Nwachukwu
AGA3
di Franco Deramo
 
Nell'ambito del ciclo d'incontri TRINITÀ E PENTECOSTE: NUOVA DIMENSIONE, il libro 'FUOCO. FIAMMA LUCE CALORE' di Mons. Fortunatus Nwachukwu edito da AGA - Alberobello (Ba) è stato presentato a Roma nell’Aula Paolo VI dell’Università Lateranense alla presenza del card. Luis Antonio Tagle.
 
"Accogliamo questo libro a pochi giorni dalla solennità di Pentecoste perché può guidare la nostra riflessione, la nostra preghiera, la nostra missione in qualsiasi momento dell'anno", è stato il messaggio centrale della riflessione fatta dal card. Luis Antonio Tagle per la presentazione del libro di mons. Fortunatus, "Apprezzo molto la profondità e la semplicità con cui l'autore ci apre i testi bibblici. In alcuni momenti mi sono detto: ho già letto questo testo biblico molte volte, ma perché non ho visto quello che Mons. Fortunatus ha indicato? I miei occhi si sono aperti ed anche il mio cuore".
 
"Il lavoro di studioso non deve essere noioso e freddo", ha aggiunto Tagle, "Può e deve penetrare nel cuore e nelle ossa. Può e deve richiamare luce e calore. Ma non è mons. Fortunatus a realizzare tutto questo, ma il nostro Dio: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, tre persone che agiscono insieme come una sola cosa: amore! Così rinasce la Chiesa."
 
Il cardinale Tagle è Pro-Prefetto della Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari del Dicastero per l'Evangelizzazione e si avvarrà della collaborazione a Segretario proprio di mons. Fortunatus, proveniente da Ginevra in qualità di  Unite ed Istituzioni Osservatore 
 
Con semplicità, ma con tanta forza e stupore, il card. Tagle ha accolto e riproposto la riflessione di mons. Fortunatus come un vero arricchimento alla conoscenza e alla meditazione di un evento che, nella storia della salvezza, ha dato l’avvio alla missione: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura” (Mc.16, 15-20).
 
Gli apostoli, con la Madonna, erano in preghiera, nel cenacolo. Gesù Cristo, crocifisso, morto in croce, risorto dopo tre giorni, risalito al Cielo (Ascensione), ritorna - come afferma mons. Fortunatus - con il Padre e lo Spirito Santo. 
 
Di quell’evento, così ne parla la Scrittura: “Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi” (Atti degli Apostoli 2,1-4).
 
L’incontro è stato condotto dal Prof. Vincenzo BuonomoRettore della Pontificia Università Lateranense: “Era importante presentare questa riflessione, ha esordito. Si tratta di piccole cose, ma sono grandi problemi di natura teologica che nascono nella riflessione biblica. È una ulteriore analisi di Mons. Fortunatus che riesce ad arricchire".
 
Nel passare la parola al card. Louis Antonio Tagle, pensando alla sua attività presso il Dicastero dell'Evangelizzazione, ha detto: "C'è chi presiede e c'è chi lavora". Il Dicastero, infatti, recentemente profondamente ristrutturato, è il primo e l'unico presieduto dal Santo Padre.
 
Particolarmente apprezzato l'intervento del Prof. Mons. Antonio Pitta Pro-Rettore della Pontificia Università Lateranense. Egli lo ha così schematizzato.
 
Il prof. mons. Antonio Pitta, il "bel testo, breve, chiaro, laconico è da meditare, ricco di riferimenti testamentari. Ha un grande pregio: va letto con calma. Contiene un cambio di prospettiva: la fiamma è il Padre. Il testo è semplice, emerge fluidità, è accessibile a tutti. 
Monito - rivolto da Pitta - a tutti quegli studiosi o teologi che per prima cosa dimenticano la Bibbia.
È l'Apocalisse il filo conduttore del testo”.
 
Dopo aver parlato della impostazione del testo, della cura con cui è stato predisposto e curato da AGA Editrice di AlberobelloFranco Deramo, fra l'altro, ha rilevato come, quella che potrebbe essere considerata una difficoltà tematica, la forma ne agevola la lettura specie ai non addetti ai lavori. Gli spazi, il modo in cui le parole nel testo vivono, si accettano, si fanno leggere perché si presentano pieni di luce. Infatti, il libro si offre tecnicamente aperto, accessibile a tutti, invita alla lettura e si lascia leggere.
 
Pentecoste è il punto di arrivo - ha detto Deramo - un intenso cammino di eventi straordinari che hanno segnato Gesù Cristo negli ultimi due mesi della sua esistenza terrena: dall'ingresso trinfale a Gerusalemme, all'Ultima Cena, alla condanna a morte, alla Crocifissione e morte in Croce, alla Resurrezione, al tornare a stare con i suoi apostoli, all'Ascensione, dopo quaranta giorni, chiusi in preghiera nove giorni nel cenacololo con Maria, la Madre di Gesù. È qui che a Pentecoste irrompe un vento forte e, come afferma Mons. Fortunatus, il FUOCO che, come lingue, si poggia sul capo degli apostoli e di Maria, nella sua unità del simbolo, segna la Trinità, espressa dalle sue inscindibili componenti: la FIAMMA che arde, simboleggia il Padre. La LUCE che illumina, è il simbolo dell'amore infinito del Figlio. Il CALORE che riscalda i cuori, è lo Spirito Santo.
 
Ecco la Pentecoste. È il punto di partenza della Chiesa che inizia ad annunciare, con gli Apostoli,  la Parola del Padre, la Buona Novella. 
 
Ai ringraziamenti per la preziosa, autorevole  partecipazione e  collaborazione alla preparazione e presentazione del libro mons. Fortunatus ha sùbito precisato il suo pensiero: “Pentecoste non è solo la Festa dello Spirito Santo, ma pone in rilievo la dimensione Trinitaria. Una vera Teofania, cioè una manifestazione sensibile della divinità “. 

L’analisi, la comparazione della fiamma che arde  senza consumarsi e senza bruciare, danno il grande valore a quell’invito dell’angelo: “Togliti i sandali!”, espressione posta da mons. Fortunatus a sigillo del suo stemma episcopale, che porta al servizio della Parola e dell’annuncio. Dio Padre si presenta seduto sul trono. 

“La Parola eterna di Dio è il Figlio. La Fiamma il Padre, il vento lo Spirito Santo. È la teofania Trinitaria. 
È questa la dimensione nuova che nasce dalla mia riflessione, ha detto mons. Fortunatus. Proposta che ora metto nelle mani degli studiosi”.
 
Il libro ha una corposa presentazione del card. Gianfranco Ravasi, impossibilitato a partecipareEssa riprende l'intera riflessione che il libro percorre fino a risalire alla "radice simbolica ritrovata nella scena emozionante del monte Horeb-Sinai quando davanti a Mosè si presenta in modo inatteso "l'angelo del Signore in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto" che ardeva e non si consumava" (Es 3,2-3). È da questo segno che Mons. Nwachukwu fa sbocciare la sua che è una interpretazione trinitaria. 
 
Si tratta di un'interpretazione originale e suggestiva che parte appunto da quella "fiamma di fuoco" che sprizzava dal roveto". "... la presenza di Dio Padre, molto probabilmente la stessa Persona della Santissima Trinità che è apparsa sotto forma di "lingue di fuoco" a Pentecoste".
 
Trova conferma la grande intuizione di Mons. Fortunatus nel Catechismo della Chiesa Cattolica che identifica nel FUOCO, nella Pentecoste "la Santissima Trinità è pienamente rivelata" (n.732). Il libro è considerato "ricco di spunti teologici e pastorali. Per altro, offre un prezioso sussidio per celebrare una novena dedicata allo Spirito Santo".
 
Quel'è il messaggio per noi oggi? "Camminiamo come pellegrini un un mondo di meraviglie, ma spesso i nostri occhi sono opachi e distanti, incapaci di scoprire quell'amoroso lavoro che lo Spirito del Creatore rivela anche nelle sue creature".
 
“Tu mandi il tuo Spirito e sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra” ‘Salmo 104,30’.
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