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Bari - Matera: Festival delle Donne e dei Saperi di Genere

Giunto al suo ottavo anno, il Festival delle Donne e dei Saperi di Genere si prepara a un’edizione prestigiosa e speciale con ospiti d’eccezione come Emily Apter e Jean-Luc Nancy protagonisti delle lectiones magistrales in apertura del Festival.

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Un’edizione, che parte lunedì 18 marzodedicata alle Intersezioni e che si preannuncia, come ormai da anni, anticipatrice di tendenze future, poiché come spiega la direttrice e ideatrice del Festival, la professoressa di Filosofie contemporanee e saperi di genere (UniBA) Francesca R. Recchia Luciani: “Nostro vanto, attraverso le centinaia di ospiti che il Festival ha incontrato e portato a Bari in questi otto anni, è stato sempre quello di saper precorrere alcuni sviluppi dell’elaborazione filosofica, ma anche degli orientamenti socio-politici e culturali divenienti".

Recchia luciani

"Anche quest’anno - aggiunge Recchia Luciani - la presenza di un inedito dibattito internazionale tra la filosofa americana Emily Apter e il filosofo strasburghese Jean-Luc Nancy, che si svolgerà dinanzi all’appassionato pubblico del Festival, intende segnare un punto decisivo d’evoluzione dell’interpretazione filosofica del presente, in particolare sui temi delle sessualità, dei generi, delle differenze, delle trasformazioni individuali e collettive, degli spostamenti metamorfici che coinvolgono i corpi e la vita degli esseri umani in carne ed ossa. Poiché l’esistenza delle persone, il loro diritto all’autodeterminazione, le loro libertà esercitate e vissute, sono da sempre la ragione e il cuore pulsante del Festival delle Donne e dei Saperi di Genere”.

Il Festival, manifestazione unica per tematiche e multidisciplinarietà, è un appuntamento annuale d’eccellenza che ospita personalità di prestigio della filosofia e della cultura internazionale. Anche quest’anno la manifestazione coinvolgerà molti luoghi della città di Bari a partire dall’Ex PalaPoste (Centro Polifunzionale UniBA), alla Mediateca Regionale Pugliese, dal Cineporto di Bari alla libreria Prinz Zaum e per la prima volta prevede una tappa anche nella sede di MIXED lgbti e, come ogni anno, vedrà un appuntamento speciale il 21 marzo, ore 18, al Cinema Il Piccolo di Matera.

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L’appuntamento materano, che fa parte della rassegna di proiezioni che animerà il Festival intitolata SESSIMO E RAZZISMO: TRANSCINEMATOGRAFIE INTERSEZIONALI E QUEER, è organizzato in collaborazione con l’associazione RiSvolta Matera e prevede l’intervento di Francesca R. Recchia Luciani e i saluti di Vanessa Vizziellodell’associazione RiSvolta Matera.

Sul tema di Sessismo e razzismo: microaggressioni e autodifesa femminista e antirazzista terrà un intervento Emily ApterSilver Professor di Letteratura francese e comparata – Università di New York, una degli ospiti più illustri di questa edizione del Festival. Nella stessa occasione sarà presentato da Clarissa Veronico il progetto ideato e realizzato dall’Associazione Punti Cospicui con il sostegno di Regione Puglia – Sezione Politiche InternazionaliCorpi Migranti con la proiezione del documentario: Un popolo di donne in viaggio prodotto da Dimmi Cosa Vedi Lab e Punti Cospicuiun lavoro nato sotto la direzione artistica l’ideazione di Clarissa Veronico, con la collaborazione ricerca-azione diDaniela De Leonardis e la regia, fotografia e montaggio di Dario Iurilli.

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NEL SEGNO DELLE INTERSEZIONI: è intitolata così questa ottava edizione del Festival delle Donne e dei Saperi di Genere organizzato dal DISUM Dipartimento di Studi Umanistici e dal CISCuG Centro Interdipartimentale di Studi sulla Cultura di Genere dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, con il sostegno della Regione Puglia, della Fondazione Apulia Film Commission e del Teatro Pubblico Pugliese; nonché con il patrocinio di Punti Cospicui e Alliance française di Bari. Il Festival si svolgerà dal 18 al 30 marzo con ospiti illustri grandi nomi del panorama internazionale come Emily Apter e Jean-Luc Nancy che saranno protagonisti rispettivamente di due seminari e di un dialogo filosofico; a loro si aggiungeranno docenti, ricercatori/trici, studiosi/e di dipartimenti italiani ed europei per l’importante Congresso di Studi (in programma a Bari dopo la tappa veronese del giugno 2018) dal titolo: STUDIARE IL GENERE E LA SESSUALITÀ NELL’UNIVERSITÀ ITALIANA. VERSO UNA RETE NAZIONALE.

Un programma, realizzato con il sostegno del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese attraverso il progetto Donne in cammino, fitto di conferenze, seminari, proiezioni e attento all’arte performativa per un festival multidisciplinare e trasversale che fa della molteplicità dei linguaggi la sua unicità e la sua forza.

SESSISTENZA: DESIDERIO E ONTOLOGIA SESSUALE s’intitola così il Ciclo di conferenze realizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici DISUM-UniBA in collaborazione con Alliance française di Bari e a cura di Francesca R. Recchia Luciani e Julia Ponzio (docenti UniBA).

Titti De Simone2

Si comincia lunedì 18 marzo, ore 16, nella Sala A dell’Ex PalaPoste con gli interventi istituzionali della Consigliera del Presidente della Regione Puglia Titti Caterina de Simone, del Magnifico Rettore UniBA A.Moro Antonio Felice Uricchiodel Direttore del DISUM UniBA Paolo Ponzio e ancora della Presidente CUG UniBA Aurora Vimercati, nonché di Carlotta Federighi (LINK Bari). A seguire un appuntamento imperdibile, la Lectio magistralis di Emily Apter dal titolo Trans-ontology 1.

Martedì 19 marzo, ore 16, sempre nella Sala A dell’Ex PalaPoste dopo i saluti del presidente di Alliance française di Bari Domenico D’Oria sarà la volta di un altro grande nome di prestigio: Jean-Luc Nancy (Professore emerito – Università di Strasburgo) che terrà una Lectio magistralis dal titolo Trans-ontologie 2. Un’occasione di confronto con uno dei massimi filosofi viventi, già docente presso le Università di Strasburgo e di San Diego, autore di veri e propri classici del pensiero contemporaneo, filosofo a cui Derrida, che lo ha definito “il più grande filosofo del tatto dopo Aristotele”, ha dedicato un voluminoso libro, Toccare, Jean-Luc Nancy, che giunge a Bari in occasione dell’uscita della traduzione italiana della sua opera più recente Sessistenza, pubblicata da Il melangolo (Genova).

Il ciclo di conferenze si chiude con un momento di grande rilevanza e originalità, mercoledì 20 marzo, ore 16, la Sala A dell’Ex PalaPoste ospiterà un dialogo filosofico tra Emily Apter e Jean-Luc Nancy intitolato  Je s’existe, you s’exist, noi sessistiamo.

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Nei giorni a seguire sarà possibile partecipare e assistere al secondo Congresso di Studi su STUDIARE IL GENERE E LA SESSUALITÀ NELL’UNIVERSITÀ ITALIANA. VERSO UNE RETE NAZIONALE. La prima tavola rotonda è in programma venerdì 22 marzoore 16, nella Sala A dell’ExPalaPoste sul tema Saperi femministi, transfemmministi, di genere, sui corpi e sulla sessualità: qui e oltre coordinano Francesca R. Recchia Luciani e Julia Ponzio (UniBA Aldo Moro) insieme a Chiara Bertone (Università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro), un approfondimento in cui interverranno Rachele Borghi (Université Sorbonne-Paris), Yvette Taylor (University of Strathclyde-Glasgow) e Karine Espineira (LEGS, Université Paris 8, ricercatrice precaria).

Seguirà, nella stessa location, sabato 23 marzoore 15, un ciclo di seminari dal titolo: RETE ITALIANA DEGLI STUDI SUL GENERE E SULLA SESSUALITÀ: CHI SIAMO, COSA VOGLIAMO, che comprende un primo seminario su Politiche anti-gender: studio di casi e prospettive, coordinato da Massimo Prearo (Università di Verona) con interventi diElisa Bellè (CSG - Università di Trento), Antonia De Vita (Università di Verona), Federico Batini (Università di Perugia), Giulia Selmi (Università di Verona e AG-About Gender), e unsecondo seminario dal titolo: Transfemminismo: saperi accademici e attivismo che vedrà gli interventi di Karine Espineira (LEGS, Université Paris 8, ricercatrice precaria),Ludovico Vick Virtú (ricercatore precario), CossuttaGrecoMainardi Voli (ricercatrici precarie), Clark Pignedoli (ricercatore precario).

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Oltre alle conferenze e ai seminari il Festival dimostra una spiccata attenzione per la ricerca e la sperimentazione in campo audiovisivo con un programma ricco e attento all’innovazione cinematografica.

In questo senso il sostegno della Fondazione Apulia Film Commision resta determinante nella programmazione audiovisiva del Festival. Si parte lunedì 25 marzo, ore 16.30, al Cineporto di Bari con un intervento di Francesca Talozzi per l’incontro dal titolo: ABILE AD ASSEMBLARE. PICCOLO VIAGGIO TRA DISABILITÀ, IDENTITÀ E AUTODETERMINAZIONE con le proiezioni di Paese del silenzio e dell’oscurità: documentario del 1971 firmato da Werner Herzog incentrato sulla vita dei sordo-ciechi e, a seguire, un documentario di Teresa Sala prodotto nel 2017 dal titolo Non è amore questo.

Si prosegue il 26 marzo, ore 16.30, in Mediateca regionale pugliese con un pomeriggio intitolato IL CORPO DELLE CITTÀ e la partecipazione di Simone Cangelosi (OUT-TAKES LGBTQ Audiovisual Archive e CESD – Centro Europeo Studi sulla Discriminazione); un’occasione per vedere: Trans X Istanbul, documentario di Maria Binder del 2014.

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Il ciclo di proiezioni si chiude il 30 marzo, alle ore 18.00, nella sede MIXED lgbti Movimento Indipendente X Eguali Diritti, un’associazione con sede in via Abbrescia 13, che da quest’anno inaugura una fattiva collaborazione con il Festival, in cui sarà presente Eleonora Cirant (saggista e attivista #NonUnaDiMeno) per una serata dedicata a LA LOTTA PER L’AUTODETERMINAZIONE E I SUOI INNUMEREVOLI NEMICI con la proiezione, in anteprima regionale, di Aborto. Le nuove crociate: un documentario di Alexandra Jousset eAndrea Rawlins-Gaston, prodotto dalla rete televisiva franco-tedesca Arté, tradotto e distribuito gratuitamente da Non una di meno Milano.

Da segnalare inoltre l’appuntamento con l’arte performativa che, anche quest’anno è curato da Clarissa Veronico dell’associazione Punti Cospicui, in collaborazione con la libreriaPrinz Zaum. Una conferenza-spettacolo intitolata Elogio del margine di e con Rachele Borghi è in programma sabato 23 marzoore 21, presso la libreria Prinz Zaum, in via Cardassi, 93. Borghi a partire dal celebre testo del 1989, in cui bell hooks affrontava da una prospettiva originale il tema della marginalità, sviluppa una conferenza performativa sulla centralità del concetto di margine come uno spazio da abitare, in cui trovare il proprio posto, dove stare, e non solo come uno spazio di transito nell’attesa di raggiungere il centro.

(gelormini@affaritaliani.it)

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