Bari - Ucraina 'Uniti per la Fratellanza', Coldiretti Puglia: 'Piccole mani seminano vita' - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 14:16

Bari - Ucraina 'Uniti per la Fratellanza', Coldiretti Puglia: 'Piccole mani seminano vita'

“L’agricoltura ed il cibo devono diventare strumenti di pace. Sul sagrato della Basilica di San Nicola, I bambini baresi e ucraini insieme sono stati i protagonisti dell’evento “Uniti per la Fratellanza”.

I bambini baresi e ucraini insieme sono stati i protagonisti dell’evento “Uniti per la Fratellanza”, per costruire insieme una giornata speciale, pensata come simbolico abbraccio tra la città di Bari e il popolo ucraino, con attività didattiche e simboliche dal forte valore educativo e ambientale.  Grazie al supporto delle Donne di Coldiretti Puglia e di Campagna Amica, con la partecipazione della World Farmers Market Coalition, i bambini hanno messo a dimora ‘semi di vita’ e piantine di erbe aromatiche, accompagnando con il gesto un messaggio di speranza e rinascita in una grande festa promossa dall’Ambasciata d’Ucraina presso la Santa Sede e presso il Sovrano Militare Ordine di Malta, insieme al Consolato Generale dell’Ucraina in Italia.


 

Coldiretti Puglia ha donato un ulivo, simbolo universale di pace, che intraprenderà poi un viaggio carico di significato, da Bari a Roma, dove sarà benedetto dal Pontefice Papa Leone XIV, per poi raggiungere una delle città simbolo del conflitto in Ucraina. Tra canti, balli, preghiere recitate in lingua e lo scambio di piccoli doni, i più piccoli hanno il sagrato con magliette, bandierine e sorrisi con i colori dell’Ucraina, in un momento di fratellanza autentica.

“L’agricoltura ed il cibo devono diventare strumenti di pace. E se i testimonial sono i bambini, il percorso di unire nella fratellanza può diventare più efficace. L’emergenza fame è sempre più grave e in occasione dell’incontro con i vertici della Fao Papa Leone XIV ha denunciato ancora una volta la gravità della situazione”, ha detto Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

Leone XIV ha richiamato la “tragedia costante della fame e della malnutrizione” ancora più “triste e vergognosa se ci rendiamo conto che, sebbene la Terra sia in grado di produrre cibo a sufficienza per tutti gli essere umani e nonostante gli impegni internazionali per la sicurezza alimentare, è deplorevole che così tanti poveri del mondo continuino a non avere pane quotidiano”. Ha parlato dell’uso della fame come arma di guerra “di una guerra a basso costo”. Nonostante siano stati compiuti alcuni passi significativi “la sicurezza alimentare globale - ha affermato il Papa - continua a deteriorarsi, rendendo sempre più improbabile il raggiungimento dell’obiettivo “Fame zero” dell’Agenda 2030”. Ma ha anche toccato la questione ambientale.

“Una visione sulla quale ha impostato la sua azione Coldiretti. E mentre l’Europa accelera sul riarmo e si spegne la voce del dialogo, restano senza risposte le esigenze dell’agricoltura e della sicurezza alimentare. E come insegna la storia recente i primi a pagare le conseguenze della guerra sono proprio i bambini, con anche i contadini e le contadine, ma è proprio dalla terra che può germogliare una nuova speranza di pace”, ha aggiunto Rita Tamborrino, leader di Donne Coldiretti Puglia.


 

“In un momento così complesso dal punto di vista geopolitico, unirsi attorno al cibo e all’agricoltura significa anche gettare un ponte di pace: creare uno spazio dove persone, culture e storie si intrecciano nel segno della solidarietà e della speranza, con l’obiettivo di costruire un modello agricolo sostenibile, diretto e inclusivo, radicato nel territorio ma aperto al dialogo internazionale”, ha commentato Carmelo Troccoli, direttore della Fondazione Campagna Amica e della World Farmers Markets Coalition.

“Produrre cibo - ha affermato Leone XIV - non è sufficiente; è anche importante garantire che i sistemi alimentari siano sostenibili e offrano diete sane e accessibili a tutti”. E allora “si tratta pertanto di ripensare e rinnovare i nostri sistemi alimentari in una prospettiva solidale, superando la logica dello sfruttamento selvaggio del creato e orientando meglio il nostro impegno nella coltivazione e nella cura dell’ambiente e delle sue risorse”.


 

Anche il sindaco Vito leccese ha partecipato all’evento “Uniti per la Fratellanza” sul sagrato della Basilica di San Nicola. Una vera e propria festa per unire simbolicamente la città di Bari e l’Ucraina. Nel segno ovviamente di San Nicola, santo molto venerato in Ucraina, considerato da sempre capace di unire Oriente e Occidente. Per ben due volte, infatti, Papa Francesco si è chinato sulla tomba del santo taumaturgo (7 luglio 2018 e 23 febbraio 2020) per pregare e raccogliere il grido di quanti continuano a soffrire per le guerre nel mondo e per riunire i Capi delle Chiese Ortodosse, Orientali e Cattoliche Orientali.

Ad aprire la giornata: un momento di benedizione comunitario, a cui è seguito il benvenuto ai rappresentanti delle istituzioni e il saluto da parte delle istituzioni locali, tra cui il sindaco Vito Leccese, che proprio qualche giorno fa ha annunciato a Roma un gemellaggio con ben quattro città ucraine.

Poi il via alla festa alla quale hanno preso parte più di 100 bambini baresi e ucraini, accompagnati dalle famiglie, con l’animazione a cura della scuola e centro sportivo barese Snupy. I piccoli hanno cantato e recitato preghiere in lingua, scambiandosi doni. Un momento simbolico di fratellanza vera, per testimoniare la vicinanza ad un popolo che continua a soffrire, in attesa di vivere la pace giusta.

Dopo lo scambio di doni, i bambini hanno seminato piccole piante, grazie al supporto prezioso di Coldiretti Puglia. Un altro momento significativo è stata la firma della convenzione tra l’Associazione dei Donatori di Sangue AVIS - sezione comunale Bari - e l’Ambasciata d’Ucraina con l’obiettivo di promuovere, sostenere e sviluppare iniziative solidali dedicate alla crescita della cultura del volontariato e della donazione di sangue ed emoderivati.

La manifestazione è stata patrocinata da: Regione Puglia, Comune di Bari, Coldiretti Puglia e Avis donatori sangue sezione Comunale Bari.


 

Hanno partecitatoalla manifestazione:

-      Oleksandr SYENKEVYCH, SINDACO di MYKOLAIV;

-      Ruslan SERPENINOV, SINDACO di SARNY;

-      Anton KOZYRIEV, SINDACO di DNIPRORUDNE

(Mykolaiv, Sarny e Dniprorudne sono tre città attualmente sotto bombardamento russo)

-      Andrii YURASH, AMBASCIATORE D’UCRAINA presso la Santa Sede e presso il Sovrano Militare Ordine di Malta;

-      Oleksandr BAKHMACHYK, CONSIGLIERE dell’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana;

-      Maksym KOVALENKO, CONSOLE GENERALE dell’Ucraina in Italia a Napoli;

-      Kristina KULYK, VICE CONSOLE Generale dell’Ucraina in Italia a Napoli;

-      Oleksandr SIVCHENKO, arciprete, ufficiale del servizio di cappellania del comando delle forze terrestri delle forze armate dell’Ucraina

-      Teodosio Roman HREN, reverendo padre, OSBM, Protosincello dell’Esarcato Apostolico per i cattolici ucraini di rito bizantino in Italia,

-      Vitaliy PERIH, reverendo cappellano delle comunità dell’Esarcato Apostolico a Bari e Foggia,

-      Riccardo PATALANO, reverendo parroco delle parrocchie di S. Savino, S. Bernardino, Santa Maria in Lapide in Montegallo.

(gelormini@gmail.com)