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Brindisi, reggono i gazebo centristi. Vitali: “Cor? Contro ogni Ragione”

Brindisi – Non c'è spazio per una ricomposizione del centrodestra brindisino. Il polo moderato tiene e Raffaele Fitto ci mette la faccia, presentando personalmente il candidato dei Cor alle primarie di domenica 10. Il passo indietro dell'ex Sindaco, Giovanni Antonino, ed il ritiro della nomination del Repubblicano D'autilia – da lui sostenuto - disinnescano la mina che, nelle ultime ore, ha visto la grande coalizione sfiorare persino l'implosione, con tanto di voci sul possibile abbandono dei gazebo e dell'intero progetto da parte degli uomini dell'europarlamentare salentino.

fitto vitali
 

Per una manciata d'ore si sono rincorsi scenari inediti ma il duplex Fitto-Ferrarese regge e l'azzurro Gino Vitali chiude ogni convergenza con ruvida chiarezza: “Cor: Contro ogni Ragione. È questo il vero acronimo del partito che a Brindisi decide definitivamente di aderire alla coalizione dei fuoriusciti dal Pd e Ncd. Per noi ci sono valori non negoziabili ma loro, invece, privilegiano un metodo ragionieristico. Ne prendiamo atto e li ringraziamo, si fa per dire, per aver ancora una volta cercato di destabilizzare il centrodestra. Non avverrà più!”, manda a dire d'un fiato, a metà mattinata.

Il disco verde alla consultazione popolare arriva con la conferenza stampa delle forze in campo, a Palazzo Nervegna: Vincenzo Boccuni per Brindisi Democratica ed Impegno Sociale, Angela Carluccio per i Noi Centro e Pietro Guadalupi in quota all'ex Ministro di Maglie, stamane in prima fila per la benedizione con i big parlamentari Zizza e Ciracì. Il ritorno impetuoso sulla scena di Antonino aveva fatto temere il peggio: in caso di annullamento delle primarie, l'intero gruppo avrebbe pagato lo scotto in termini di credibilità; in caso contrario, invece, qualsiasi candidato avrebbe rischiato di uscirne numericamente azzoppato e vittima di una contesa troppo politica rispetto alla proposta originaria. “Sia chiaro a tutti, specie ai cittadini, che i Cor hanno tentato di utilizzare il centrodestra: predicano bene, ma razzolano male. Questa volta, però, ritengo che avranno molte sorprese”, prova ad inchiodare il segretario forzista. E la “sorpresa” dal suo cilindro è attesa entro la settimana, dopo la bocciatura del socialista Vincenzo Guadalupi da parte degli alleati: che sia il civilista ed ex Presidente del Consiglio provinciale con l'Idv, Nicola Massari? Il nome ha già avuto il placet dei Fratelli d'Italia e potrebbe essere imminente la fumata bianca: “Candidarsi è divenuto un dovere”, apre il diretto interessato, in attesa di incoronazione.

Fitto Vitali Palace2
 

A fare quadrato sono le truppe dell'ex Ricostruttore: “L’impegno dei Cor va al di là delle strumentalizzazioni, il nostro obbiettivo è lavorare al servizio dei cittadini, le chiacchiere non ci interessano, nè tanto meno i giochi da settimana enigmistica, quelli li lasciamo a chi ha tempo da perdere. Del resto, i valzer, sino ad ora, si sono visti solo in Forza Italia con un candidato dapprima dato nel centrodestra e poi finito nel centrosinistra”, rispediscono al mittente, rispolverando - tra le argomentazioni - l'“intesa bipartisan” tra azzurri e dem in Provincia. E un'ulteriore incognita potrebbe essere rappresentata proprio dai Repubblicani, al momento non ancora accasati sul alcun fronte.

La rottura tra le due anime destrorse, in compenso, non è totale e fragorosa, dal momento che a Gallipoli a farsi da parte è il neo berlusconiano ed ex fittiano Vincenzo Barba, riproponendo il già confermato e poi sconfessato patto unitario sul nome di Giuseppe Perruccio. “Non era certo la sua figura il punto di contrasto. Dopo giorni di chiarimenti, di telefonate e di incontri, amichevoli e proficui, con il candidato a sindaco del centrodestra, posso dire che il progetto politico-amministrativo di Giuseppe Perruccio mi ha convinto in buona parte. E chi ben comincia è già a meta dell’opera…”, assicura il fumantino senatore, ma da ambienti forzisti escludono che l'evento possa avere ripercussioni sul matrimonio ormai naufragato a Nardò. Da una parte si strappa, dall'altra si ricuce. A pochi chilometri di distanza e senza esclusione di colpi.

(a.bucci1@libero.it)

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